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Sul Filadelfia i tifosi non devono essere ingannati

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

“Parole, parole, parole / parole, soltanto parole / parole tra noi” recita il brano composto da Gianni Ferrio, con testo di Leo Chiosso e Giancarlo Del Re, che è stato uno dei successi della discografia di Mina. Cosa centra una canzone con il Filadelfia? Centra, centra, eccome se centra e spiega perfettamente perché dalla fatidica data del 10 aprile 1998, infausto giorno che vide lo stadio del Grande Torino raso al suolo, ad oggi sono passati 5344 giorni senza che si arrivasse all’operatività necessaria e fondamentale per ricostruirle il Fila. La canzone è un dialogo fra due innamorati che parlano del loro rapporto che si trascina ormai vuoto e senza passione, pieno appunto solo di parole e lodi stucchevoli e melense che lui rivolge a lei, ma la donna disillusa e stanca delle chiacchiere vorrebbe un gesto concreto da parte del suo uomo, che invece si limita a contemplarla. E sulla ricostruzione del Filadelfia in questi 5344 giorni di parole e promesse se ne sono fatte a miliardi, ma di fatti ben pochi.

Indubbiamente nell’ultimo periodo qualche passo avanti c’è stato: la costituzione della Fondazione di cui fanno parte Comune di Torino, Regione Piemonte, Torino Fc e i gruppi organizzati dei tifosi; il bando di concorso d’idee per raccogliere progetti per la ricostruzione del Fila; l’adeguamento dello Statuto alle vigenti normative di legge per consentire il riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione. I passi successivi che servono per essere sempre più operativi dovevano essere la nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione e la richiesta all’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di nominativi di professionisti fra i quali la Fondazione avrebbe dovuto scegliere parte dei membri della Commissione Giudicatrice, incaricata di giudicare le 34 idee progettuali pervenute entro i termini di scadenza del Concorso di Idee.
Ed ecco che immancabilmente è arrivata la frenata: la Regione Piemonte doveva scegliere il proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione della Fondazione e malgrado sapesse che doveva farlo entro il 29 febbraio scorso non ha esaminato per tempo i curricula dei candidati e quindi non ha nominato ancora nessuno. Ma gli intoppi non sono finiti qui, poiché anche il Comune di Torino ci ha messo lo zampino, infatti il 2 marzo Luigi Chiabrera, rappresentante del Comune nel CdA della Fondazione nonché Presidente della stessa, unilateralmente ha deciso di annullare la riunione fissata per oggi, perché, mancando il rappresentante della Regione, il CdA non avrebbe potuto far altro che occuparsi di ordinaria amministrazione e quindi non effettuare la richiesta dei nominativi dei professionisti all’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri.
A parte disquisire sul fatto che una semplice richiesta di nominativi possa essere considerata al di fuori dell’ordinaria amministrazione, indubbiamente la mancata riunione del CdA si ripercuote su quella già fissata per il 19 marzo prossimo, e di conseguenza saltata, del Consiglio dei Soci Fondatori che doveva nominare il nuovo CdA, che appunto era già stato convocato nello stesso giorno. Attualmente la riunione del CdA è a data da destinarsi. Questo ha tre conseguenze: che non si sa quando sarà fatta la richiesta dei nominativi all’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, che non si da quando sarà nominato il nuovo CdA, che non si sa quando sarà operativa la Commissione Giudicatrice che deve analizzare le 34 idee giunte per la ricostruzione del Fila. Campa cavallo che l’erba cresce!

I gruppi organizzati dei tifosi appena hanno saputo dei problemi che rallentavano i lavori della Fondazione hanno subito preso posizione e denunciato quanto accaduto. Ora si attende la posizione del Torino Fc in merito. In più occasioni pubblicamente il presidente Urbano Cairo ha detto che la società ritiene la ricostruzione del Filadelfia una priorità, quindi anche a lui dovrebbe aver dato fastidio che l’iter abbia subito dei rallentamenti. Indubbiamente il presidente ha la possibilità almeno di fare pressione su Regione e Comune affinché la prima nomini al più presto il suo rappresentante e il secondo intimi a Chiabrera di accelerare sull’individuazione della data della convocazione del CdA e sull’invio della richiesta dei nominativi all’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri. Le elezioni regionali in Piemonte sono avvenute nel 2010 e quelle Comunali a Torino nel 2011, quindi nuove tornate elettorali non sono imminenti e si sa che i politici si ricordano che i tifosi del Torino sono elettori solo quando si è vicini ad andare alle urne, ma i tifosi granata non sono dei gonzi e non hanno nessuna intenzione di farsi prendere per i fondelli da nessuno. I politici si diano una mossa e Cairo si unisca ai tifosi: alzare la voce tutti insieme per pretendere trasparenza e celerità è l’unica strada che si può e si deve intraprendere. Il Filadelfia aspetta da 5344 giorni, non parole ma fatti!


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