Tanti nomi per l’attacco e se alla fine arrivasse un insospettabile?
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ventura è stato chiaro e vuole giocatori giovani che abbiano tanta voglia di emergere e quindi non ci sarebbe da stupirsi se il Torino puntasse soprattutto su profili che nell’ultima stagione non hanno calcato i palcoscenici pallonari ricevendo particolari elogi, applausi oppure ola di giubilo. D’altro canto non è pensabile che si possa sostituire Immobile con un giocatore che non dia almeno delle potenziali garanzie di arrivare in doppia cifra, anche perché non va dimenticato che Ciro arrivò al Torino dopo un’annata difficile al Genoa, però si era messo in luce nel campionato precedente in serie B con il Pescara di Zeman, un allenatore particolarmente adatto a valorizzare gli attaccanti, quindi non si trattava per il club granata di una scommessa al buio, semmai di una scommessa calcolata. Se a queste valutazioni si aggiunge che Immobile aveva maturato esperienza nella Primavera della Juventus e che conosceva perfettamente il campionato italiano, il quadro diventa ancora più completo senza scordare che il ragazzo aveva le caratteristiche giuste per il gioco di Ventura: grande mobilità su tutto il fronte d’attacco, capacità di smarcarsi, spirito di sacrificio, fiuto del gol e un carattere che lo ha portato a seguire senza mettere in discussione i dettami dell’allenatore.
La punta della prossima stagione potrebbe quindi essere anche un giocatore che rientra nel novero di uno o due con maggiore esperienza come richiesto dallo stesso Ventura, anche perché per andare avanti in Europa League e non parteciparvi solo per una gita estiva serve un attaccante che non abbia bisogno di tempo per ambientarsi, non patisca emotivamente la competizione e che già il 31 luglio sera segni. Il prossimo arrivo di Josef Martinez andrebbe a riempire parzialmente le caselle vuote alla voce attaccanti nell’organico granata, ma non può essere considerato l’erede d’Immobile, magari con il tempo lo diventerà, però un conto è diventarlo tutt’altro esserlo da subito. Paulinho è già un candidato che ha più caratteristiche per ricevere l’eredità d’Immobile in quanto è una seconda punta che può fare anche la prima o allargarsi diventando un’ala sinistra. Non guasta, anzi, il fatto che gioca in Italia dal duemilaquattro, ha ventotto anni e soprattutto lo scorso campionato ha segnato 15 gol, di cui tre rigori, giocando trentacinque partite per un totale di tremilatrecentoventinove minuti. Indubbiamente proviene da una squadra retrocessa, ma i numeri per lui parlano chiaro e costituiscono una garanzia. Paulinho e Cerci potrebbero convivere benissimo e diventare una coppia d’attacco che non crea rimpianti. Certo permangono i dubbi se Alessio dopo il Mondiale vestirà ancora la maglia granata e la voce che si è diffusa che stia cercando casa a Roma, potrebbe essere anche solo un investimento, unita ad un interessamento della società giallorossa nei suoi confronti e sapendo che lui è cresciuto in quelle giovanili, non ha mai negato di esserne anche tifoso e sommando a tutto questo che la Roma giocherà in Champions League non fa stare tranquilli i tifosi del Toro. Infatti temono di vederlo andare via malgrado Cairo voglia blindarlo e sia disposto a ritoccargli il contratto adeguando lo stipendio di Cerci a parametri più simili a quelli che in generale prendono calciatori del suo calibro.
Oltre all’arrivo di Martinez e alla possibile conferma di Larrondo, con rinnovo della comproprietà con il Siena, continuano a circolare anche altri nomi per l’attacco del Torino: Babacar, Nico Lopez, Bergessio, Gabbiadini e Giovinco, escludendo Paulinho di cui si è già detto. Nessuno di loro è da scartare dal punto di vista tecnico, anche se qualcuno potrebbe avere un costo del cartellino e un ingaggio fuori dagli attuali parametri granata. C’è però la sensazione che il Torino, con grande circospezione e mantenendo il più assoluto riserbo, potrebbe essere impegnato a trattare un attaccante il cui nominativo è top secret. A rafforzare la convinzione sono proprio i nomi dei giocatori che continuano ad essere accostati al club granata: sono sempre gli stessi, con qualche aggiunta ogni tanto di altri che sembrano più un pour parler che dei potenziali obiettivi, nelle ultime ore è stato rilanciato a tal proposito Quagliarella. Quindi non ci sarebbe da stupirsi se fra qualche tempo, magari verso fine mese, venisse annunciato il nome di un attaccante di discreta esperienza che possa condurre per mano il Torino a far bene in Europa e in Italia.