Tocca ai giocatori del Torino metterci del loro nel derby se vogliono vincere
Fonte: Elena Rossin
Le partite si possono preparare meticolosamente e cercando di studiare nei minimi particolari le mosse in modo che sfruttando le conoscenze che si hanno degli avversari e dei propri giocatori si possa indirizzare il gioco per sfruttare le debolezze altrui, mimetizzare le proprie ed esaltare i punti di forza che si hanno, ma se poi in campo i giocatori, fin dal primo istante della partita, non sono super concentrati e non eseguono quanto preparato sapendo, però, adattarlo alle circostanze allora tutto il lavoro svolto in precedenza, se non proprio si vanifica, sicuramente finisce per non produrre quanto si sarebbe sperato. Se poi la partita in questione è un derby e se gli avversari hanno oggettivamente qualità superiori e di conseguenza sono anche più forti la determinazione dei giocatori conta ancora di più.
Mazzarri potrà pensare a un centrocampo il più possibile equilibrato utilizzando magari Ansaldi come mezzala fin dal primo minuto per sfruttarne l’ecletticità oppure mettere Baselli a fare il trequartista e arretrare un po’ la posizione di Rincon in modo che dia maggiore protezione al reparto difensivo. Oppure potrà giocare con la difesa a tre e con De Silvestri e Molinaro avanzati sulla linea dei centrocampisti e anche in questo caso scegliere se è meglio mandare in campo Ansaldi con Rincon e Baselli o se uno tra Obi e Acquah può essere più incisivo. Potrà anche usare il tridente in attacco formato da Falque, Belotti e Niang oppure chiedere a Falque di fare il trequartista o la seconda punta o anche scarificare all’inizio Niang tenendolo in panchina. Insomma potrà proporre il Torino nella versione più prudente del 3-5-2 oppure in quella un pochino più audace del 4-3-2-1 o anche in quella più offensiva del 4-3-3, ma saranno i giocatori a dover fare di tutto per battere la Juventus.
Al giorno d’oggi per quante mosse a sorpresa si posano inventare nel giro di pochi minuti gli avversari, soprattutto quelli delle squadre che sono ai vertici della classifica e che hanno giocatori di qualità, adottano delle contro mosse utili a neutralizzare, o almeno ci provano, le eventuali difficoltà che le novità potrebbero creare in modo da non compromettere il proprio gioco e la propria strategia. Per il Torino, quindi, essere molto attento durante il derby a non commettere errori e ingenuità che possono portare ad ammonizioni evitabili o peggio ancora espulsioni o comunque a fare falli che senza comportare sanzioni, però, concedono all’avversario calci piazzati e rigori e impedire il più possibile alla Juventus di mantenere il pallino del gioco diventa fondamentale, forse, anche più del modulo o dell’utilizzo di stratagemmi più o meno ingegnosi e sorprenderti. Troppe volte i granata nel recente e nel passato un pochino più lontano si sono dimostrati troppo arrendevoli nei confronti dei bianconeri e alle prime difficoltà si sono arresi. Un derby si può anche perdere, meglio di no, ma lottando con “ferocia” sportiva in modo da uscirne a testa alta e non avere alcun rimpianto.