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Torino alla ricerca di se stesso e dei punti da farsi con una Lazio non al completo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Belotti e Verdi

Il Torino deve svoltare e ha l’obbligo di farlo già con la Lazio e poi dovrà continuare così anche con Genoa e Crotone in questa che si annuncia come una settimana di fuoco o, se si vuole definirla in altro modo, della verità. L’ultimo posto in classifica va assolutamente abbandonato incrementando il solo punto conquistato nelle prime quattro partite. Punto arrivato dopo che la squadra di Giampaolo ha sfoderato la miglior partita seppur con un finale di gara sciagurato, condizionato dagli ormai atavici errori, abbia gettato alle ortiche il vantaggio di ben due gol e di conseguenza la vittoria, ma almeno a tratti si è intravisto il gioco che vuole l’allenatore. Dare continuità e possibilmente far vedere progressi è quello che si chiede al Torino ed è anche ciò che vuole vedere il mister.     

Torino-Lazio andrà in onda alle 15 salvo che l’ultimo giro di tamponi ai giocatori biancocelesti non dia esiti che impongano il rinvio, ma sembra che non sarà così visto che quelli di ieri hanno permesso alla squadra di Simone Inzaghi di partire alla volta del capoluogo piemontese. Belotti e compagni non dovranno pensare di trovarsi di fronte a un avversario che mancherà sicuramente di qualche elemento di spicco, come lo sono Lazzari e Luis Alberto, ma dovrà con cinismo approfittare del fatto che la Lazio arriva dalle fatiche di Champions e che negli ultimi giorni gli allenamenti a Formello sono stati condizionati dall’attesa degli esiti dei tamponi. Un vantaggio piccolo, ma che va sfruttato.

Il Torino è quasi a ranghi completi, assenti solo il lungodegente Baselli e Izzo, fermo a causa di una contusione al ginocchio destro, e gli indisponibili Zaza e Millico. Per cui Giampaolo potrà giostrare chi ha disposizione tenendo conto che mercoledì c’è stata la partita di Coppa Italia con il Lecce dove sono stati fatti riposare Belotti e Sirigu e altri come Rodriguez, Rincon, Meïté, Lukic e Edera sono entrati solo a gara in corso e Vojvoda è rimasto in panchina al pari di Bremer. Non ci si aspettano grandi novità su chi scenderà in campo oggi pomeriggio, infatti, Sirigu tornerà fra i pali chiamato a tornare ad essere quello di sempre e non il portoere che qualche errore l’ha commesso nelle ultime partite. Vojvoda e Rodriguez saranno i terzini, mentre la coppia di centrai sarà format quasi certamente da Nkoulou e Lyanco, quest’ultimo ha caratteristiche che gli rendono più facile assimilare i movimenti di una difesa a rispetto a Bremer, ma deve non più commettere errori che costano caro alla squadra. In cabina di regia Rincon che si sta adattando a fare il play davanti alla difesa dovrà dare segnali di riuscire a impostare molto di più e meglio il gioco dalle retrovie. Linetty e Meïté in mezzo al campo dovranno macinare gioco con continuità sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Lukic, che si sta adattando a fare il trequartista, dovrà ripetere le più che soddisfacenti prestazioni sfoderate nelle scorse partite. Verdi, che si è sbloccato contro il Lecce, non solo deve continuare a essere preciso sotto porta, ma interagire meglio con Belotti supportandolo a dovere. E chi sarà chiamato a entrare a gara in corso dovrà dare il massimo e contribuire al gioco della squadra.
Il momento per il Torino è cruciale, anche se si è solo all’inizio del campionato, perché se non ci saranno segnali positivi e se non arriveranno punti a cominciare da oggi e proseguendo con Genoa e Crotone la stagione sarà di sofferenza e difficilmente si potrà invertirne la tendenza.


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