Torino, appello ai tifosi
L'ha fatto Corini e Camolese ha sottolineato quanto sia importante in questo momento avere il pubblico vicino. Il desiderio del tecnico granata è di rivedere la bolgia di Torino-Mantova, finale playoff con i sessantamila del Delle Alpi che hanno alitato la loro forza alla squadra in campo. Questo ci vuole contro il Catania, perchè vincere sabato è fondamentale.Tre punti sarebbero quella manna dal cielo che permetterebbe alla squadra di credere ancora in se stessa. Non è solo dignità e nemmeno orgoglio, ci vuole quella famosa autostima che predicava sempre Novellino, scendere in campo consci di essere superiori agli avversari, mettendo in conto che la fortuna non ama baciare il Toro, dunque nessuno regala nulla, tutto va sudato, anche solo un semplice rimpallo.
C'è da segnalare che fuori dalla Sisport c'è sempre un nugolo di tifosi che attende il miracolo di trovare un giorno le porte aperte. La maggioranza delle squadre di A fa gli allenamenti a porte chiuse, una pessima usanza, ma questo è il calcio moderno. Il Toro però mantiene sempre la sua autenticità e diversità, dunque non è giusto chiudere in faccia alla sua gente le porte, non è da Toro. In questo bisogna dare atto a De Biasi, che lasciava liberi gli allenamenti, tranne che alla vigilia delle partite. Oggi la squadra granata ha bisogno della sua gente anche in settimana, un solo giorno basterebbe per sentirsi vicini e partecipi. Soprattutto in questo momento.
Infine un'ultima considerazione, che non è la meno importante. Buona parte dei club di calcio si stanno mobilitando per dare la propria solidarietà ai terremotati dell'Abruzzo. Camolese ieri ha parlato che come gruppo si stanno organizzando. Noi vorremmo sentire anche la voce della società. Finora Napoli, Fiorentina, Siena e Catania hanno deciso di devolvere l'incasso della prima partita che si giocherà in casa. Milan e Inter si sono subito mobilitati. Gli incassi sono importanti per la gestione societaria, non sono nemmeno la parte più succulenta, ma possono aiutare tanta gente che ora sta guardando le stelle senza sorriso ma con tante lacrime, perchè il suo futuro è fatto di paura e timore. Non lasciamoli soli. Anzi cogliamo l'occasione per dire che, se qualche tifoso abruzzese ci legge, può contattarci per dirci cos'hanno bisogno, perchè solo chi vive là, in mezzo alle macerie e al dolore può raccontarci la loro sofferenza.