Torino-Catania, le pagelle: Bovo-Moretti, diga umana. El Kaddouri fa il botto, Immobile da standing ovation
Torino (4-3-3)
Padelli 6,5: si guadagna la pagnotta sul destro di Maxi Lopez e sulla velenosa punizione di Barrientos. Non può opporsi al tiro vincente di Leto deviato dalla difesa.
Darmian 6: disinnesca presto Castro e dimostra grande concentrazione in fase di copertura. Si vede poco in fase di spinta.
Bovo 7: Si erge a baluardo difensivo, concedendosi anche alcuni pregevoli lanci verso il reparto offensivo. Altra prova che conferma l'ottimo momento di forma, dopo l'infortunio. E non era scontato.
Moretti 7,5: mezzo voto in più per il suo terzo, meritatissimo, sigillo in A, il primo con il Toro. Lascia a Maxi Lopez qualche briciola lungo il percorso, per il resto sfodera una prestazione da applausi. E sabato affronta il suo recente passato.
D'Ambrosio 7: parte a razzo pescando in area Immobile. Controlla senza affanni le poche folate sulla sua corsia degli etnei. Quando gli si chiede sacrificio e dinamismo non si tira indietro.
Vives 6,5: l'uomo nell'ombra. Lavora alacremente senza troppi proclami, dando un ingente aiuto alla retroguardia. Regista di fortuna, alza il livello rispetto alle ultime uscite.
Farnerud 6,5: lo stop di un mese non ha influito sul suo stato di forma. Il passo è quello richiesto da un centrocampista della serie A italiana. Si rivela efficace e prezioso nel contrastare il palleggio catanese (dal 73' Brighi 6: riceve le chiavi del fortino dal predecessore e non le perde).
Basha 6: quando esce allo scoperto, evidenzia i suoi limiti tecnici, soprattutto al momento della conclusione in porta. Tuttavia mostra una buona intraprendenza, flirtando spesso con Cerci.
Cerci 7: i due gol divorati nel finale sono da imputarsi alla stanchezza palese. I chilometri sulla fascia si fanno sentire, come i guizzi per trascinare la squadra ad una vittoria importantissima. Attore non protagonista della quaterna granata, rappresenta comunque una spina costante per i difensori rossoazzurri, Capuano e Gyomber in primis.
Immobile 8: semplicemente devastante. Sale in cattedra sin dalle prime battute di gioco, seminando il panico tra le maglie rossoazzurre. Le Grottaglie dà il via al suo show, che include un palo, e lo zampino su altri due sigilli granata (dall'80' Meggiorini sv).
El Kaddouri 7,5: la prova della svolta? Vedremo. Intanto gli applausi sono doverosi per l'ex Napoli. Si sblocca in A con una doppietta a base di opportunismo e cattiveria, quella che gli è mancata sino ad oggi. Finalmente pone la sua impronta decisiva sul match (dal 64' Glik 6: il sergente polacco si occupa di non far passare spifferi fastidiosi).
All. Ventura 7: senza futili giri di parole, i tre punti oggi erano fondamentali. Per tutto e tutti. C'era il rischio di concedere un giorno di gloria anche alla squadra più in crisi del torneo. Per fortuna, il Toro ha innestato subito la quinta, senza fare retromarcia immediata. Il gol del Catania ha riaperto qualche ferita, solo lieve. Oggi è più che mai legittimo applaudire: un successo quasi perfetto, dove anche il palato si è preso qualche rivincita.
Catania (4-3-3)
Andujar 6, Alvarez 5, Capuano 5, Gyomber 5, Legrottaglie 4,5, Tachtsidis 5,5 (dall'83' Freire sv), Guarente 6 (dall'81' Barrientos 5,5), Plasil 5,5, Castro 4,5 (dal 36' Leto 6), M. Lopez 6, Keko 5. All. De Canio. 5.