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Torino-Chievo, partita verità

di Marina Beccuti

La partita che vedrà oggi opposti il Torino contro il Chievo è di quelle che si può definire o dentro o fuori, anche se i giochi ancora non sono fatti e mancano molti turni alla fine del campionato. E' anche vero però che il Toro prima si toglie dalla parte bassa della classifica, meglio è. Purtroppo Novellino dovrà fare a meno di Bianchi, il cui infortunio non è grave, ma è meglio che riposi per non peggiorare la situazione. Ceduto negli ultimi minuti di mercato Amoruso, WAN molto probabilmente schiererà Stellone a fianco di Rosina, anche se non è escluso l'impiego di Ventola, sul quale il mister granata punta in questo girone di ritorno. Out Rivalta per un mese, causa menisco, Gasbarroni probabilmente sarà in panchina e non è escluso che possa esordire con la sua nuova maglia per uno spezzone di gara. Novellino infatti l'ha convocato.

Torino e Chievo non perdono da qualche giornata, i granata da tre, i clivensi da cinque, ma la loro classifica piange ancora, anche se c'è stato lo stop del Lecce in casa con l'Inter, mentre la Reggina è andata a cogliere un inaspettato pareggio contro il Milan al Meazza, dove è andata addirittura in vantaggio con il nuovo astro nascente Di Gennaro, che proviene dal vivaio del Milan.

Mimmo Di Carlo ha meno problemi di formazione rispetto al collega, avendo a disposizione tutta la rosa, compresi i tre nuovi acquisti Sardo, Colucci e Makinwa. Proprio l'attaccante nigeriano sembra essere il prescelto per far coppia in avanti con uno dei tanti ex, capitan Pellissier. Sono appena tre i precedenti nella massima serie tra le due compagini, dove il Torino vanta due vittorie ed un pareggio. Il pari oggi scontenterebbe entrambe le squadre, che puntano alla vittoria per avvicinarsi alla zona più tranquilla di classifica.

Questa è una partita dei tanti ex, sono ben nove, a partire dai granata Franceschini, Corini e Barone,mentre sono ben sei gli ex granata tra le fila gialloblu, tra i quali il portiere Sorrentino, Mandelli, Mantovani, Moro, Marcolini e Pellissier.


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