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Torino, Colantuono non cambia

di Marina Beccuti

Il mister granata ha fatto intendere che non farà rivoluzioni, anche perchè la squadra domenica a Brescia, pur perdendo, è uscita a testa alta. Meglio perdere giocando bene piuttosto che pareggiare ma con un'involuzione di gioco. Questa è la filosofia di Colantuono di inizio stagione, quando bisogna ancora oliare tutti i meccanismi. Però un punto alla fine del campionato può fare la differenza, ad esempio essere promossi subito e non fare i playoff. L'anno scorso si diceva sempre che c'erano tante partite ancora da giocare con molti punti in palio, poi è andata a finire come tutti sappiamo e non era di certo una squadra costruita solo per la salvezza. Non è il caso di rinvangare il passato, ma fare tesoro delle esperienze è costruttivo.

Il centrocampo è il reparto che in questo momento ha bisogno di un assetto migliore, innanzitutto per la troppa abbondanza di pedine (nove giocatori per tre posti, Colantuono può sbizzarrirsi nella scelta) e per la non perfetta forma di Belingheri, che domenica non ci sarà perchè squalificato. Mancherà probabilmente anche Zanetti, alle prese con altri guai muscolari, che continuano ad assillare il centrocampista veneto. A questo unto dovrebbe giocare Coppola dal primo minuto, anche se domenica non ha entusiasmato. Poi c'è il rebus che riguarda Saumel, che si sta allenando regolarmente, ma fa parte del folto gruppo del centrocampo e sarà dura per l'austriaco trovare spazio, considerando che è ancora indietro nella preparazione.


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