Torino, come se la passano gli ex? Male
Più si guarda indietro e più si tira un sospiro di sollievo, soprattutto specchiandosi nel sorriso fiducioso di Petrachi che, bisogna dirlo, ha fatto un lavoro eccellente nel tagliare i cosiddetti rami secchi di gennaio. Se il problema dei vari Diana, Di Michele, Pisano e company era la difficile situazione ambientale torinese, sono stati smentiti dai fatti, in quanto non se la passano bene nemmeno dove sono, come riporta un'indagine de La Stampa. L'attaccante romano ad esempio nel Lecce ha sì segnato due gol pensanti, ma non è titolare fisso, in quanto non gioca quasi mai un'intera partita. D'altronde lui stesso l'aveva detto: "Se fossi un fenomeno non sarei al Toro", ma nemmeno al Lecce lo è. Diana in Svizzera il campo lo vede poco e quando gioca prende brutti voti e la piazza del Bellinzona già lo contesta, Pisano al Bari e Saumel al Brescia il campo lo vedono con il binocolo. Bottone gioca poco in Romania, nel Cluji, dove mister Mandorlini finora non gli ha dato molte chance e l'ex granata sente nostalgia di casa. Venerdì arriveranno a Torino Calderoni e Colombo che nella Triestina invece stanno andando meglio dei loro ex compagni. Il portiere è diventato titolare, mentre Colombo s'è persino permesso di segnare un grande gol da attaccante puro, giocando finora sei partite su nove. Pratali è titolare nel Siena, pur giocando con il solito pressapochismo. Visto il rendimento ha avuto la meglio Garofalo, tra i bianconeri toscani non giocava mai, al Toro non solo è titolare fisso, ma ha segnato un gol importante a Reggio ed è diventato uno dei nuovi beniamini dei tifosi. Lo stesso Genevier, dimenticato al Siena, dopo un inizio non eccellente si è ripreso alla grande. Aria nuova in granata? Pare di sì.