Torino, comincia l'era Giampaolo tra alcune incognite
Oggi è il grande giorno della presentazione di Marco Giampaolo, quindi per il Toro comincia una nuova avventura, dopo una stagione difficile da mettersi alle spalle. Si era cominciato con il confermatissimo Walter Mazzarri che poi era stato esonerato per Moreno Longo, che forse meritava un'altra chance, ma Cairo aveva già scelto che l'ex tecnico della Primavera sarebbe stato solo di transizione, forse non ancora pronto per un campionato di medio livello. Speriamo che lo sia anche la dirigenza granata perchè Giampaolo avrà avuto delle garanzie dopo la brutta esperienza al Milan. E' chiaro che il tecnico nato in Svizzera, ma originario di Giulianova, vuole allenare a buon livello e non fare solo la comparsa.
Probabilmente il suo arrivo non sarà del tutto sereno, si parla sempre di contestazione da parte della tifoseria che, comunque sia, al momento rimane latente e nel sottobosco, con qualche uscita ma che è non è ancora esplosa a livello generale, per cui c'è ancora la possibilità che tutto rientri a patto che si faccia qualcosa sul mercato. Non basta non vendere i big, come trattenere Andrea Belotti e aver confermato Cristian Ansaldii, nella stagione appena finita loro c'erano e la squadra è arrivata sull'orlo del precipizio, per mancanza di organico e soprattutto di un centrocampo limitato. In attesa dell'arrivo di Rodriguez, prima novità in casa granata, si attendono altri acquisti che possano giungere già in ritiro per non partire sempre in ritardo.
Il tormentone più difficile da gestire è il nome del portiere, in quanto Sirigu vuole andarsene, ma fino a che non sarà ceduto rimane la speranza che torni indietro nelle sue decisioni e possa rimanere, magari a fronte di un rafforzamento della squadra che possa soddisfarlo. A meno che la sua cessione, più quella di Armando Izzo non servano per fare cassa e comprare altri giocatori utili alla causa.