Torino, è cominciata l'era Juric: Cairo trova il croato con un anno di ritardo
Il Toro riparte da Ivan Juric, è arrivata anche l’ufficialità. Il presidente Cairo ha deciso di ripartire e voltare pagina immediatamente: domenica si è chiuso il campionato, ora si apre un nuovo capitolo. E Juric avrà a disposizione 85 giorni esatti, tanto quanto manca al via del prossimo campionato, per costruire un Toro a sua immagine e somiglianza. Il patron granata ha messo sul tavolo un’offerta da due milioni: poche migliaia di euro in più rispetto a ciò che gli proponevano al Verona per restare o al Cagliari per il post-Semplici, ma il croato è stato convinto dal progetto che hanno in mente in via Arcivescovado. Così il matrimonio è stato celebrato con un anno di ritardo, perché già dodici mesi fa il Toro e Juric furono molto vicini. Ma il tecnico aveva già dato la sua parola sulla permanenza a Verona e sotto la Mole virarono dunque su Giampaolo, ora si partirà insieme.
Sarà il 15esimo allenatore nell’era Cairo, il quinto solo nell’ultimo anno e mezzo: da gennaio 2020 ad oggi, si sono alternati Mazzarri, Longo, Giampaolo e Nicola, adesso la panchina granata passerà appunto nelle mani di Juric. E, dopo Mihajlovic, Cairo torna a puntare su un tecnico straniero per la seconda volta nella sua gestione, il primo croato nella storia ultracentenaria del club su 17 allenatori non italiani.
Il contratto partirà ufficialmente dal primo luglio, Juric è già al lavoro con la società per la rivoluzione. “Sono stati i due anni più belli della mia vita. Grazie di cuore Hellas, grazie di cuore Verona” il saluto del tecnico alla sua ex squadra. E, già per la ripresa al Filadelfia, punta ad avere alcune linee guida tracciate: il raduno non è ancora stato fissato ma si parla di martedì 6 luglio, si comincerà in città e poi si proseguirà in altura, con l’obiettivo di tornare a Bormio ma con le quotazioni in rialzo sulla località di Santa Cristina in Val Gardena, vicino Bolzano.
Il tecnico vuole parlare con i big Sirigu e Belotti, che però saranno impegnati all’Europeo, e poi capire su chi puntare. E’ inevitabile aspettarsi tanti cambiamenti, anche perché è una squadra che ha bisogno di nuove motivazioni e caratteristiche diverse per adattarsi al calcio di Juric. Qualche volto dello staff, invece, è stato già definito: come il vice Paro, o il suo preparatore atletico storico Barbero.