Torino, fin che la barca va...
Colantuono rimane ottimista e non si scompone nemmeno dopo la sconfitta di Crotone. Gabionetta ha segnato al secondo minuto di gioco e il Toro in 93 minuti non è stato capace di pareggiare. Il Crotone è riuscito a portare in porto una vittoria che lo catapulta nelle zone alte della classifica, considerando che il campionato dei calabresi aveva come obiettivo la semplice salvezza. Guidati alla grande dall'ex granata Lerda, insieme ad alcuni giocatori di buon livello, dallo stesso brasiliano che ha regalato ieri la vittoria al Crotone, di cui avevamo parlato in settimana, Russotto e Ginestra.
Il mister granata, espulso poco dopo la mezzora del primo tempo, non ha perso però ottimismo e fiducia, come ha spiegato nel dopo gara: "Siamo lì e ce la giochiamo. Il Grosseto è a un tiro di schioppo, però non possiamo continuare e regalare le partite". Vero, fino a che la matematica non condanna c'è la speranza. Ma sono ormai settimane che sentiamo queste esternazioni che forse Cola fa più a se stesso che al mondo esterno, per darsi la carica giusta. Non dimentichiamoci che con la serie A in tasca Colantuono avrà anche la certezza di poter allenare il Torino il prossimo anno, sempre che Cairo non venga preso dalle sue solite frenesie di cambiare.
Per acciuffare la serie A per i capelli forse è il caso di pensare ai playoff, dove in questo momento il Toro è fuori ed è questo il dato di fatto leggendo la classifica, quando il calcio dà i numeri e la realtà dei fatti, cui ogni commento è superfluo.
Le attenuanti ci sono, le tante assenze e gli ultimi arbitraggi non proprio fortunati. Ma non si vogliono creare alibi, perchè Leon poteva evitare di farsi espellere, tanto presto la sua avventura granata finirà in anticipo perchè dovrà raggiungere la sua nazionale. Siamo sulla barca che sta andando al largo, ma con il vento favorevole può tornare sulla spiaggia. Come cantava Orietta Berti, fin che la barca va lasciala andare, ma attenzione che Cola-n-tuono non diventi un Cola-a-picco. Le due ipotesi sono molto vicine e basta un leggero soffio di brezza a modificare la situazione. Sperando che questo battito d'ali sia quello giusto, quello che accompagna i duri fino al raggiungimento dell'obiettivo prefissato.
Quella grande forza d'animo e combattiva che ha sempre accompagnato gli uomini della Resistenza italiana. Oggi 25 aprile non dimentichiamo da dove è nata l'Italia libera ed unita. Molti di coloro che combatterono furono i padri della nostra Costituzione, sulla quale bisogna sempre inchinarsi, per ricordarsi chi eravamo e come abbiamo lottato per costruire un paese libero e civile.