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Torino, finalmente una boccata d'ossigeno

di Marina Beccuti

Mencucci, ad della Fiorentina, dopo l'1-4 dell'Olimpico di quindici giorni fa, aveva detto che l'aria dell'Olimpico di Torino faceva bene ai viola. Oggi il Toro può dire la stessa cosa del Franchi di Firenze, che ha riconsegnato al calcio italiano una squadra che pare rinata. La Fiorentina, per necessità, si è presentata in campo con la coppia d'attacco titolare Mutu e Gilardino, per l'indisponibilità di Pazzini e Osvaldo, ma i due non hanno mostrato meraviglie, forse per stanchezza o perchè era meglio non affaticarsi troppo in vista della trasferta di Genova, contro la Sampdoria, di domenica prossima. Jovetic, in campo come titolare, non ha fatto vedere quello che invece aveva mostrato contro il Catania, ovviamente non va giubilato per una partita non eccellente, ma nemmeno da buttare, con delle critiche persino esagerate. Questo la dice lunga sul perchè Prandelli centellina le sue presenza, per evitargli bocciature ridicole.

Il Torino invece ha avuto un piglio più deciso da subito, con una squadra che ha saputo dosare meglio le forze onde evitare le figuracce delle ultime tre prestazioni. Ai granata a quanto pare l'aria di Firenze fa bene, visto che resteranno a Coverciano anche giovedì. Il Toro ha dimostrato che il detto: non c'è due senza tre, è vero, infatti alla quarta prestazione dopo tre sconfitte consecutive è arrivata la vittoria. Gli uomini di Novellino hanno intepretato meglio la partita, con più determinazione e, dopo aver trovato il gol con Rolando Bianchi, che finalmente si è sbloccato, è riuscito a contenere gli avversari, che non sono stati una furia nel cercare di ribaltare il risultato. Forse a pensare di vincere la Coppa Italia era il solo Prandelli, che però non è riuscito ad infondere ai suoi la giusta grinta. Capita quando si è giocato tanto e si vede all'orizzonte un po' di riposo.

Il Torino, che accede così ai quarti di finale della Tim Cup, incontrerà la Lazio.

La cura Novellino sta dando i suoi frutti, soprattutto perchè ha voluto a tutti i costi concedere la fiducia a Bianchi, dandogli una chance per vedere se era in grado di segnare e cambiare mentalità. Se mai dovesse ripetersi domenica contro il Napoli, il Toro può ben sperare di recuperare l'attaccante tanto voluto dai tifosi a settembre. Prima di cedere l'attaccante bergamasco a gennaio, bisogna pensarci due volte, onde evitare di portarsi a casa un centravanti non all'altezza della situazione, tanto per intenderci, Bonazzoli, con tutto rispetto per il doriano, non è certo meglio di Bianchi.

Ora bisogna rituffarsi in campionato e la partita di domenica è di quelle diffiicili, il Napoli è in un momento strepitoso, ma il Toro sembra aver ritrovato la via smarrita, anche se una sola partita non fa testo, ma è una buona iniezione di fiducia per l'immediato futuro. Domenica Novellino ritroverà la sua vecchia panchina partenopea, così Reja quella granata, un allenatore che a Torino non fu capito a dovere, ma che avrebbe potuto dare molto.


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