Torino, il riscatto di Cola
Hanno fatto festa i cinquecento tifosi granata che hanno seguito la squadra in terra modenese. Finalmente una trasferta che ha sorriso al Torino e alla sua gente e chissà come mai che, quando ci sono situazioni d'emergenza il Toro rialza la testa. C'era Cairo in tribuna, sorridente per il risultato, festeggiato da alcuni tifosi che si sono fatti fotografare al suo fianco, come legittimare che al momento Urbano è il presidente e lo resterà ancora per qualche tempo. D'altronde i Tesoro non danno le giuste garanzie e la contestazione dei tifosi della Pro Patria sono un campanello d'allarme sulle reali capacità calcistiche della famiglia pugliese. E certamente i tifosi granata sono più determinati di quelli di Busto Arsizio.
Quella di ieri è stata la partita capolavoro del Torino che rinsalda la posizione di Colantuono, il quale non ha sbagliato nulla, anche nella scelta del modulo, dove aveva il compito di trovare i rimedi alle tante assenze. Bianchi è stato un po' isolato in avanti, ma si è sacrificato per i compagni arrivando al cross vincente per D'Ambrosio. Cola ha trovato anche la soluzione per mandare in rete altri giocatori e non dipendere solo da Bianchi. Il migliore però possiamo dire sia stato Sereni che ha salvato il risultato in più occasioni. Il calcio a volte è più semplice di tutti i vari schemi che girano, un attaccante ed un portiere forte fanno sempre la differenza.
Ma la nota più bella va a D'Ambrosio sul quale la Fiorentina non aveva puntato e invece si sta dimostrando eccellente sotto ogni punto di vista, soprattutto nel carattere. Quando ha segnato, su assist di Bianchi, ha cominciato ad urlare "Gol" in trance. Il culmine della sua ancora breve carriera granata. Qui Petrachi ha visto giusto e non solo su di lui, al punto che possiamo considerare il ds granata l'erede di un certo Corvino, entrambi leccesi, sanno scovare talenti dove altri non osano e questi sono i risultati. I playoff sono alla portata, ma con un filotto di qualche vittoria consecutiva non è detto che il Toro non possa mirare alla promozione diretta. Un applauso a questa squadra e al suo condottiero, il mister, che ieri ha messo a tacere i detrattori. Rimane solo il dubbio del perchè Gorobsov sia stato mandato in tribuna per scelta tecnica. Probabilmente è successo qualcosa tra i due e sembra di vivere, con toni più bassi, la querelle tra Balotelli e Mourinho.