Torino, l'attacco non funziona: a secco in tre delle ultime quattro gare
E sono cinque di fila. Che diventano sei se si considera la coppa Italia. Che sono 13 in 24 partite di campionato. Si tratta delle sconfitte del Toro, un numero veramente preoccupante: la striscia negativa si allunga anche con l’1-0 subito dal Milan, è dal 18 gennaio che i granata sanno solo più perdere. Pochissime le occasioni create, un unico colpo di testa di Belotti intorno all’ora di gioco tra l’altro lento e centrale, qualche passo avanti dal punto di vista atletico, con i granata che sono usciti nella ripresa. Ma non basta per uscire dalla crisi: un’altra gara chiusa senza reti all’attivo, sono tre nelle ultime quattro uscite. E la classifica mette sempre più i brividi, la distanza sulla zona rossa si è ridotta a cinque lunghezze. Di questo passo, sarà una sofferenza fino a maggio. I numeri dell'attacco, intanto, sono sempre più da retrocessione.
A secco - Tutti i problemi offensivi dei granata sono usciti proprio ieri sera a San Siro. Una squadra che, seppur finalmente quadrata, compatta e in grado di concedere poco, fa una fatica incredibile a creare occasioni pericolose. Una settimana fa Audero fu sorpreso soltanto una volta dal filtrante di Berenguer per il taglio di Verdi, ieri sera Donnarumma è stato di fatto uno spettatore non pagante, chiamato in causa soltanto dal Gallo Belotti con un colpo di testa lento e centrale. Se il Toro è un mese di fila che perde, la striscia negativa è iniziata lo scorso 18 gennaio con la caduta di Reggio Emilia, è anche perché in questo 2020 là davanti si è inceppato qualcosa. Quella di San Siro è la terza gara a secco di gol nelle ultime quattro uscite, in tutto il 2020 sono state realizzate appena cinque reti. Il volto della crisi è rappresentato da Andrea Belotti, soltanto due marcature nel nuovo anno, entrambe nella partita d'esordio contro la Roma. E con il Milan è stata la sesta partita consecutive senza reti all'attivo. Un digiuno troppo lungo, e i risultati si vedono.