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Torino, Longo ha trovato la quadra: a Cagliari sarà tridente anche senza Zaza

di Emanuele Pastorella

Quattro punti in due partite: ora che il Toro è ripartito, Moreno Longo vuole che non si fermi più. E il calendario offre un’occasione importante, perché Cagliari è tutt’altro che inespugnabile. Poteva esserlo nel girone di andata, quando i sardi viaggiavano a ritmo Champions, ma ora i rossoblù sono tornati sulla terra: hanno anche cambiato allenatore, per Zenga sarà la prima in casa. Eppure, la vittoria per Belotti e compagni diventa fondamentale per diversi motivi. Dare continuità, allontanarsi ulteriormente dalla zona retrocessione, giocare senza pressioni i big match contro Lazio e Juve: ecco perché anche Cagliari rappresenta una tappa importantissima per la stagione.

Rivoluzione tattica - Testa, gambe, modulo: la rivoluzione di Moreno Longo parte da lontano e si è occupata di tutti gli aspetti della squadra. E la pausa forzata gli è servita moltissimo per cercare di curare i tantissimi difetti ereditati dalla formazione di Mazzarri. Non ce l’ha fatta appena arrivato, il calendario gli ha riservato Milan e Napoli in rapida successione, ma ora sembra tutto un altro Toro: una questione, anche, di modulo. Longo gioca, di fatto, con quattro attaccanti, eppure in campo c’è più equilibrio. Merito di una intuizione, quella di Edera trequartista: il canterano è la vera novità del Toro post-Coronavirus, capace di agire dietro le punte in un 3-4-1-2 o di alzarsi nel tridente per un 3-4-3 in fase offensiva. Ha il compito di marcare a uomo il regista avversario, che fosse Scozzarella del Parma o Mandragora dell’Udinese (poi sostituito da Jajalo dopo l’infortunio), ma anche di ripartire veloce: l’azione del gol di Belotti contro i friulani parte proprio da una sua accelerazione. E poi Zaza e il Gallo davanti, oltre a Berenguer sull’esterno: è un Toro a trazione offensiva, eppure molto più quadrato di prima. Anche a Cagliari si presenterà con lo stesso modulo ma senza l’ex Valencia che verrà sostituito dallo spagnolo e con Aina che si posizionerà come quarto a sinistra in mediana. 

Rivoluzione mentale - E poi, c’è stato tanto lavoro sulla testa dei giocatori. Un po’ per Belotti, coccolato nonostante i mesi senza gol, e un po’ per tutti gli altri: Izzo e Nkoulou rappresentano alla perfezione la trasformazione del Toro. Irriconoscibili e insicuri prima della sospensione, tornati ai livelli di un anno fa in questa ripartenza. Tra Parma e Udinese hanno entrambi offerto prestazioni importanti, i risultati si sono visti: un gol subito in due partite, prima si viaggiava a una media di tre a gara. Segnali anche per chi busserà alla porta granata per acquistarli in estate.