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Torino, ora urge il rinnovo per Ogbonna

di Claudio Colla

Promosso, almeno sulla carta (e, basandosi sulle prove offerte a Crotone da Antenucci e in particolare da Biagio Pagano, già in piccola parte anche sul campo), il mercato granata: indolore lo sfoltimento della rosa, con Filipe rientrato al Parma, Carrieri prestato alla Nocerina e Christian Obodo, nonostante una prima parte di campionato non brillante, che potrebbe tornare utile alla causa da qui in avanti (specie nel nuovo 4-3-1-2, come vertice alto o basso del centrocampo, o anche in un più classico 4-4-2 accanto a un "portatore d'acqua"), il colpo-Cavanda è la vera e propria ciliegina sulla torta: sinistro naturale impiegabile anche a destra, il 21enne belga-angolano sarà utilissimo allo scopo di far rifiatare Garofalo e d'Ambrosio, talora appannati proprio per via dell'incessante impiego in campo.

Quel che ora manca è un fondamentale tassello volto alla costruzione di un radioso prossimo futuro: il rinnovo di contratto per Angelo Ogbonna. Bene ha fatto Cairo a resistere ai prolungati assalti del Napoli (che ha poi virato su altri obiettivi, ma da giugno si prospettano nuovi corteggiamenti da parte di Genoa e Fiorentina), perdere però un tale patrimonio della società a parametro zero dopo la fine della stagione in corso non sarebbe di certo una mossa avveduta. Nell'ordine delle cose l'adeguamento (i 180 mila euro annui quanto meno da raddoppiare, nella speranza di convincere il giocatore a far parte del progetto granata, cosa comunque possibile soltanto in caso di promozione) e il prolungamento dell'accordo (ampiamente invocato già da mesi sulle nostre pagine), quanto meno fino al 2013: vi sarà così il tempo di valutare se Ogbonna potrà essere quel leader attaccato alla maglia e voglioso di far compiere al Toro il salto di qualità che città e tifosi attendono, o se rappresenterà comunque un viatico economico utile a costruire una nuova squadra in grado di agguantare la A, e non mollarla per molto tempo.


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