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Torino, qualche sforzo in più necessario per il futuro

di Marina Beccuti

Il Torino al momento ha inserito solo Riccardo Meggiorini in organico, che è comunque un giocatore importante, anche se l'attacco granata aveva già parecchi protagonisti. Si può credere che il miglior acquisto del girone di ritorno sarà Stefano Guberti, in netta ripresa e possiamo pure contare su Sergiu Suciu, il cui contributo sarà certamente di successo. E' arrivato anche Francesco Benussi in un ruolo che nessuno in società avrebbe pensato di toccare, ma il cui innesto è stato necessario, in poche ore, per il tremendo infortunio che è toccato a Coppola. Tra l'altro il neo portiere granata ha fatto una buonissima impressione come persona, pacato, educato, intelligente e con una buona dialettica, le sue doti di portiere le verificheremo sabato, ma c'è abbastanza certezza che farà bene. Però il Torino deve anche guardarsi alle spalle, perchè l'arrivo di Eder alla Sampdoria è un colpaccio per i blucerchiati, così Bentivoglio al Padova, tutte squadre pronte a mettersi in gioco per arrivare almeno ai playoff. La squadra granata va bene così, ma tutto è perfettibile (lo dice sempre Cairo), per cui uno sforzo varrebbe la pena farlo, per raggiungere l'obiettivo finale in B, ma anche per mettere mattoni importanti in una squadra che sia già pronta per il salto di categoria. Proprio com'era quel Torino che fu promosso e poi fu fatto fallire. Quella squadra in A avrebbe fatto sicuramente bene, perchè era già ben amalgamata e aveva giocatori di livello.

Fa dispiacere sentir dire da Petrachi che Cerci è un giocatore inarrivabile per il Toro, che non è un fenomeno, ma non è disposto a scendere in B. Cerci è un nome qualsiasi che si può accostare al Toro, di un giocatore di medio livello, per cui viene il sospetto e anche un po' la delusione che nel breve periodo la squadra granata non potrà ancora permettersi giocatori importanti, sperando che non rischi di perdere i nomi più altisonanti che ancora ha in squadra, in primis Ogbonna e Bianchi.

Cairo non ha i soldi di Moratti o Berlusconi, ma non è nemmeno così debole rispetto a certi presidenti di altre realtà che stanno in A da tempo e riescono a togliersi delle belle soddisfazioni (il Chievo per esempio). Se Cairo può comprarsi una fetta de La7 può anche decidere di investire fin da ora sul mercato. Il Toro lo merita e Cairo in fondo deve riconoscere quanta notorietà ha in più dopo essere diventato il presidente granata. Per cui un regalo ogni tanto sarebbe gradito, aumenterebbe l'entusiasmo del pubblico e anche la sua immagine ne gioverebbe. Avere una bella squadra che vince è un bel biglietto da visita per crescere ancora come imprenditore. 


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