Torino, ricominciamo senza il peso del mercato
Il mercato è finito da un giorno e il Torino è tornato a vincere e l'ha fatto contro il Vicenza. Adesso è a quota 50 punti, alla pari del Sassuolo, un punto in meno del sorprendente, ma non troppo, Pescara. Visto il trend di questo campionato c'è da pensare che saranno proprio questre tre squadre a giocarsi la promozione diretta, insieme al Verona, che è appena sotto di tre punti dai granata. Il Padova sta perdendo colpi e la Sampdoria è sempre pronta a colpire, almeno per arrivare ai playoff, ma la strada si fa dura. Il Torino lunedì andrà a Brescia, in un'altra partita non facile per il clima ed il gelo (si giocherà alle 21) che sembra colpirà ancora l'Italia fino almeno a metà febbraio. Sicuramente non ha senso far giocare di sera in pieno inverno, così come si gioca alle 15 a settembre, quando ancora c'è il solleone. Potere delle tv ma anche della mancanza di buonsenso, perchè i sacrifici maggiori li fanno sicuramente i tifosi stoici che partono per lo stadio incuranti del freddo e della neve. Ad ogni modo bisogna fare i complimenti a tutti i giocatori scesi in campo tra martedì e mercoledì, perchè abbiamo visto partite spettacolari, giocate in campi al limite della praticabilità e con tanta fatica nello stare in piedi. Questa è la dimostrazione che, al di là delle critiche che si prendono spesso i giocatori, bamboccioni, coccolati, super stipendiati, rappresentano sempre la parte sana dello sport.
Tornando al Toro, ora che il mercato è finito, si può tirare un sospiro di sollievo perchè finalmente torna il calcio giocato. Il caso Bianchi avrebbe potuto avere sicuramente un effetto devastante su quello che poteva accadere, che alla fine non è successo. Comunque sia non è stato un bel gesto avere avuto la tentazione di vendere il capitano, invece di dire subito no al Catania. Un giocatore come Rolly, se deve proprio partire, si vende a giugno, non a metà campionato e soprattutto nelle ultime ore di mercato. Il capitano vuole avere la soddisfazione di riportare il Toro in A, visto che ha accettato la B in questi tre difficili anni, è giusto che si goda almeno un successo nella sua carriera granata, dove possa portarsi via qualcosa da ricordare con gioia. Se poi qualcuno è geloso dell'amore che hanno i tifosi per lui, si comporti allo stesso modo. Basta davvero poco essere come Rolly, occorre sapersi emozionare per le piccole cose quotidiane che possono offrirgli i tifosi. A lui viene spontaneo, ci provino anche gli altri, sono tutti benvenuti.