Torino, senza infamia nè gloria
Al cospetto di questo Toro bisognerebbe munirsi dell'enorme barattolo di Nutella di Moretti in "Bianca". Della serie non facciamoci del male alle coronarie, ma al fegato sì. Per una volta che il Torino ha toccato la fortuna da vicino, con un gol pazzesco da punizione di Leon, si è fatto rimontare. Una parabola incredibile, dalla traiettoria strana, quel tiro di punizione calciato angolatissimo da quasi metà campo, si è stampato nel sette da Tardioli tra l'incredulità generale. Leon finora non si è fatto apprezzare per le sue grandi doti tattiche, essendo un cavallo pazzo a tutto campo, però ha dimostrato di avere i piedi buoni e così il tiro. Chi ha inveito contro Colantuono per la scelta di mandare nuovamente in campo, anche solo per uno spezzone, l'honduregno, alla fine deve ricredersi perchè Cola ha avuto ragione. Peccato che Belingheri resti un oggetto misterioso del Toro, lavoro ne fa, ma non ha ancora in mano le redini del centrocampo, che rimane scollato dall'attacco. Bianchi, Gasbarroni, Vantaggiato potevano essere la soluzione vincente, invece non è andata così, i due attaccanti non hanno dialogato, forse perchè Gasbarroni era troppo lontano dalla loro manovra. Bene invece Rubin che non si è mai fatto sorprendere dall'astro nascente Schelotto, ancora decisivo Sereni, inguardabile Zanetti.
Ha impressionato maggiormente Malonga, che ha colpito il suo ex compagno di squadra Sereni per il pareggio. L'aveva detto Saumel in settimana: "Ci manca la concentrazione per l'intera partita" e così è stato anche a Cesena. Rizzittelli, commentatore di Sky, ha detto che il Cesena avrebbe meritato la vittoria, perchè ha avuto più occasioni d'attacco ed è vero. Tuttavia il Toro ha resistito su un campo difficile e alla fine questo punto è positivo, anche se non smuove di molto la classifica e non permette al Toro di avvicinarsi alla vetta. Colantuono predica calma, c'è ancora tempo per rimediare. Anche l'anno scorso si diceva la stessa cosa, poi all'ultima giornata è retrocesso. Il tempo aiuta, ma è meglio non approfittarne troppo.