Torino, senza parole con rissa finale
Tutto quello che non doveva succedere è accaduto, la Fiorentina che va in svantaggio a Lecce e il Genoa che vede la Champions, poi i viola sono riusciti a pareggiare, mentre il Genoa ha mantenuto il vantaggio che non è gli valso però il ritorno di gloria per il quarto posto. A farne le spese è stato il Torino, che ce l'ha messa tutta per vincere, ma la qualità del Genoa ha fatto la differenza. D'altronde la situazione di classifica parla chiaro e i numeri nel calcio hanno sempre ragione.
Il Torino non è "quasi" retrocesso solo per non aver saputo battere il Genoa, ma molto prima, con tre cambi di allenatore, la scelta di Camolese fatta in ritardo, tutti gli errori di Cairo, figli di una certa confusione nel gestire una squadra di calcio e nella sua presenzialità, non sempre positiva. Le sue scaramanzie alla fine non portano a nulla perchè non si va in campo con il cornetto per chiedere aiuto agli dei, ma facendo una sana programmazione.
In più c'è stata la rissa finale che ha peggiorato la situazione perchè, oltre alle eventuali sanzioni che arriveranno, con Dzemaili e Abate sicuri assenti per squalifica domenica a Roma, si è fatta gran brutta figura in diretta su tutte le televisioni. Il tutto è partito da Thiago Motta, che ha fatto segno di tacere alla panchina del Toro. Finita la partita è stato l'ex doriano Diana ad aggredire Motta verbalmente, nel frattempo Rubinho ha placcato Pisano con un’azione da wrestling. Olivera a sua volta ha colpito Colombo con un pugno, ma poi è stato attaccato l’uruguaiano, che se l'è presa con Ogbonna, il quale però ha dato l'impressione di non essere responsabile di nessun atto deplorevole.
Le tifoserie di Torino e Genoa erano gemellate, usiamo il passato perchè con quanto successo oggi potrebbe essere stata sancita la fine di questa lunga amicizia. Comunque sia il gemellaggio è solo tra tifoserie, non tra società ed in campo non conta nulla. Questo va sottolineato onde evitare fraintendimenti. Sicuramente ci sono rapporti migliori di collaborazione tra Cairo e Della Valle piuttosto che con Preziosi.
E adesso che succede? Intanto chiariamo a Gasperini che il Toro non è ancora matematicamente retrocesso, se la giocherà domenica contro la Roma, mentre il Bologna se la vedrà contro il Catania, ormai privo di obiettivi (Zenga però se davvero interessa al Toro potrebbe avere altre motivazioni). Gli emiliani si credono già salvi e hanno esultato come fosse già finito il campionato. Il Genoa in fondo ha fatto la sua partita sfruttando la bravura di Milito sotto rete. Il Bologna s'è limitato a passeggiare contro un Chievo che ha fatto altrettanto.