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Torino, trittico di fuoco. E la classifica comincia a mettere i brividi

di Emanuele Pastorella

Il periodo è dei più complicati, d’altra parte quattro sconfitte consecutive (cinque con la coppa Italia) e oltre un mese senza muovere la classifica si fanno sentire, e non c’è nemmeno il calendario a dare una mano. Perché da qui in avanti, in questa seconda parte di febbraio, Belotti e compagni si troveranno di fronte squadre in momenti brillanti o arrivate all’ultima chiamata per rientrare in corsa per i rispettivi obiettivi stagionali. Milan, Parma, Napoli: ecco il menù per Moreno Longo, che giusto venerdì ha spento 44 candeline. Un trittico di fuoco, ma il suo Toro ha bisogno di punti per uscire dalla crisi e per evitare guai peggiori in classifica, con la zona rossa della retrocessione distante appena cinque lunghezze. Si partirà da San Siro, là dove Walter Mazzarri collezionò la sua penultima panchina granata e la sua squadra offrì una delle prestazioni più brillanti dell’anno: fino alla rete di Chalanoglu nel recupero, infatti, il Toro era in semifinale contro la Juventus e soprattutto era sembrato una squadra brillante da tutti i punti di vista. Il Milan è a una delle ultime chances per provare l’assalto alla Champions, ma le rimonte subite nel derby e dai bianconeri potrebbero aver minato le certezze che aveva riportato Zlatan Ibrahimovic. Poi, domenica prossimo, al Grande Torino si presenterà il Parma: è tra le sorprese del campionato, in piena lotta per un posto in Europa, ma Longo vuole riportare l’Olimpico ad essere un fortino per i suoi ragazzi. Infine, nell’ultimo giorno di febbraio, la trasferta più ambigua: quella di Napoli, che sulla carta dovrebbe essere proibitiva, ma il recentissimo successo del Lecce al San Paolo conferma che la formazione di Gattuso è tutt’altro che imbattibile. Milan, Parma, Napoli: dal trittico di fuoco passa anche e soprattutto il futuro del Toro.

Dietro corrono – Tra le 15 e le 18 di ieri pomeriggio, la quota salvezza si è clamorosamente alzata. Vittoria del Lecce sulla Spal, ma soprattutto il clamoroso 0-3 del Genoa sul campo del Bologna: due risultati che, ormai, interessano i granata, anche se le ambizioni di inizio anno erano ben altre. Dietro corrono, c’è poco da aggiungere, con i salentini al terzo successo di fila e i rossoblù che non perdono da cinque partite. E oggi ci sono tutte le altre, lì minacciose su un Toro in netta difficoltà. Puntava all’Europa, si ritrova ad appena cinque punti sulla B.


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