.

Torino, vittoria da big contro la Dea. E Juric dà una lezione al suo maestro Gasp

di Emanuele Pastorella

E’ festa grande per tutto il Toro, il 3-0 contro l’Atalanta rappresenta il successo più importante e convincente della stagione. “Mi è piaciuto tutto, è stato un bel mix” i complimenti di Ivan Juric, il quale ha anche un motivo in più per sorridere. Dopo tante batoste, il croato si è preso la soddisfazione di dare una vera e propria lezione di calcio a Gian Piero Gasperini: come si dice in gergo, è l’allievo che supera il maestro. E lo ha fatto con una prestazione praticamente perfetta, con il cinismo che mancava in attacco e la solidità che si era un po’ persa in difesa. Alla festa per una vittoria da big partecipano proprio tutti: da Zapata, autore di una doppietta e protagonista con le lacrime in tv, a Milinkovic-Savic, tornato tra i pali con due interventi supera, passando per Sanabria che ha realizzato il primo rigore stagionale e per Ilic che sembra tornato quello dei tempi d’oro. Le buone notizie, poi, arrivano anche dall’infermeria, con Ricci e soprattutto Djidji rientrati a pieno regime. I granata festeggiano al meglio i 117 anni del club compiuti domenica 3 dicembre e toccano quota 3000 punti nella storia in serie A.

Al Toro, però, non si può mai stare tranquilli, con gli ultimi giorni che sono stati turbati dall’ennesimo caso Radonjic. E, a poche ore dalla sfida contro l’Atalanta, si è pensato male pure per Pellegri, assente dall’elenco dei convocati proprio come il serbo. Si è vociferato di qualche nuova scintilla al Filadelfia, ma il presidente Urbano Cairo ha voluto smontare tutte le tesi: “Non c’è assolutamente nulla, entrambi hanno accusato problemi e non erano a disposizione, le voci di litigio tra il mister e Radonjic sono balle” la presa di posizione del patron. Adesso, al netto di rapporti che devono ritrovare il sereno dopo qualche burrasca, c’è bisogno di puntare subito il Frosinone. “Contro l’Inter è stata una sorta di spartiacque, dobbiamo continuare così” hanno detto praticamente in coro Cairo e Juric. E in Ciociaria sono attese già conferme, anche perché alla fine il sesto posto della Fiorentina è distante solo quattro punti.


Altre notizie
PUBBLICITÀ