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Torino, vittoria obbligatoria contro il Piacenza

di Elena Rossin

Lerda avrà pure gli uomini contati soprattutto in difesa e sicuramente si trova in una condizione senza alcun paragone rispetto al collega Madonna, ma non può fare sconti al Piacenza. Rimanere nei playoff per il Toro è un obbligo e sono troppe le inseguitrici (Padova, Empoli, Pescara e Vicenza) per cedere alla bontà e far regali al Piacenza, che verrà all’Olimpico con un unico risultato possibile da cogliere ovvero la vittoria, per cercare di allontanarsi il più possibile dalla zona retrocessione.

I granata in casa hanno vinto otto volte, pareggiato quattro sempre con il risultato di uno a uno e perso in cinque gare, le prime quattro per uno a due con Varese, Frosinone, Sassuolo e Atalanta e l’ultima zero a due con il Livorno. Bianchi è il matador con sette reti seguito da Antenucci e Iunco con tre, poi D’Ambrosio, De Vezze e Sgrigna con due e infine Pellicori, Obodo e Pratali con una. Se Lerda deve annoverare parecchie defezioni fra squalifiche e infortuni almeno una consolazione ce l’ha: tutti i suoi giocatori che hanno segnato fra le mura amiche sono a sua disposizione, salvo imprevisti dell’ultima ora (ogni scongiuro è più che lecito!).

Il Piacenza lontano dal Garilli non ha colto molti punti: tre vittorie (Crotone, Siena e Triestina), otto pareggi (Empoli, Portogruaro, Pescara, Sassuolo, AlbinoLeffe, Frosinone, Padova e Novara) e sette sconfitte (Modena, Reggina, Grosseto, Cittadella, Ascoli, Atalanta e Vicenza). Ha realizzato diciassette gol e ne ha subiti ventotto. Gli uomini di Madonna che hanno segnato distanti dalle mura amiche sono: Cacia (quattro), Tommaso Bianchi e Piccolo (tre), Graffiedi e Guzman (due), Marchi, Anaclerio e Zammuto (uno). Tutti a disposizione, tranne Graffiedi.

Rubinho e soci dovranno stare particolarmente attenti alla voglia di gol di Cacia, che dopo le quattro giornate di squalifica rimediate per un calcio dato al difensore della Triestina Marco Malagò, vuole tornare a scalare la classifica marcatori e avrà come ulteriore stimolo l’essere a pari reti segnate proprio con il capitano del Torino, che a sua volta sicuramente non si farà sfuggire l’occasione di rincorrere Federico Piovaccari, saldo al comando con diciannove reti.