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Toro alla prova del fuoco

di Marina Beccuti

Torniamo a parlare di calcio, dopo l'happening, l'effetto mediatico della conferenza stampa dei tre avvocati che hanno presentato Mister X (era meglio restare con il dubbio e avere ancora dei sogni...). Questo pomeriggio alle 18 il Torino ha un importante confronto con la Lazio, una squadra che ha o stesso problema dei granata, quello di segnare poco, ma ha recuperato maggior equilibrio in difesa. A Firenze si è vista un'ottima Lazio che, come ha detto Prandelli, non meritava di perdere. Il giovane portiere Muslera è stato considerato uno dei migliori in campo, al cospetto di un grande come Frey si è comportato bene, capitolando solo su una delle solite sinfonie di Gilardino. Non è comunque la Lazio dell'andata, che faceva davvero paura e aveva sogni di gloria. Delio Rossi è considerato in bilico, anche se Lotito l'ha confermato, nonostante i mugugni di una tifoseria che vorrebbe Simeone sulla panchina dei biancocelesti. Mancherà Zarate, uno degli uomini più pericolosi di Rossi, e De Silvestri, entrambi squalificati. 

Il Torino arriva da una partita strana, come quella giocata contro il Chievo, dove Ventola è tornato al gol, con una grande azione, ma poi i veronesi sono riusciti a pareggiare anche se con un'azione viziata da un fuorigioco. Arbitri messi sotto accusa da Cairo, Ciuccariello e i timori di una classifica pericolosa hanno reso più incadescente del solito la settimana. Eppure il Torino con le squadre di più alto livello, non nei confronti diretti, sa tirare fuori una grinta superiore. Se i granata riuscissero a riproporsi come a Milano contro l'Inter, potrebbe anche fare il colpaccio all'Olimpico di Roma. Una vittoria fuori casa sarebbe la svolta e servirebbe come risposta a chi vuole speculare sul Toro. Vincere=sto con Cairo.

 


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