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Toro beffato nel recupero dalla Lazio, ma due pesi e due misure. E Massa...

di M. V.

Ha davvero dell'incredibile l'ennesima sconfitta interna del Torino in campionato, un 3-4 che ha molto da raccontare ma su cui i granata hanno moltissimo da recriminare, su tutti i fronti. Dopo il vantaggio di Pereira, come vi avevamo raccontato, i granata erano riusciti a rimontare nel giro di cinque minuti con Bremer ed il rigore di Belotti. L'episodio che però fa arrabbiare il Toro è nel finale di primo tempo, quando Verdi viene steso in modo evidentissimo in area ma il Var, in cui c'è Massa, dice all'arbitro di lasciar correre (perché?). La ripresa si apre subito con l'errore di Rincon, che regala una punizione dal limite, e di Sirigu, che si fa beffare in modo assurdo da Milinkovic-Savic confermando il momento no.

Il Toro non perde fiducia, e con Belotti riesce a creare i presupposti per tornare avanti: al 10' il bomber mette sui piedi di Verdi a porta vuota l'occasione di insaccare, ma l'ex Napoli centra il palo senza essere disturbato da nessuno. Poi il Gallo si fa male al ginocchio (speriamo non sia nulla di grave), la Lazio alza il baricentro e prova a schiacciare il Toro, pur senza costruire un granché. Ed all'improvviso, al 41', una topica difensiva dei biancocelesti sulla rimessa laterale mette Lukic nelle condizioni di battere Reina e riportare avanti i suoi. Si va nel recupero, ed ecco l'episodio che fa arrabbiare tutto il Toro: tira Immobile, Nkoulou respinge con il braccio attaccato al corpo ma Massa richiama l'attenzione di Chiffi (sul rigore ignorato su Verdi, francamente, sarebbe stato bello capire cosa ha visto), e quest'ultimo assegna il penalty, nell'ultimo minuto. Immobile spiazza Sirigu e pareggia. Ma non è finita: passano pochi secondi e la Lazio ha la possibilità di mettere la palla in area, la difesa si addormenta e Caicedo batte Sirigu colpito in mezzo alle gambe. Perde il Toro, in una gara tutto sommato divertente, ma qualcosa non quadra.


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