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Toro, cambi decisivi nel derby: Juric contro lo staff medico, ora l'operazione recuperi

di Emanuele Pastorella

La coperta corta decisiva nel derby, ecco uno dei motivi che ha causato la sconfitta di misura contro la Juventus. Perché Allegri ha potuto inserire Kulusevski e Cuadrado, Juric è stato costretto ad affidarsi a Baselli e Rincon come uomini più avanzati: la differenza è chiara, nonostante le assenze che anche dalle parti della Continassa hanno complicato i piani dell’allenatore toscano. “Ha ragione Juric, i cinque cambi favoriscono le big” il commento di uno degli eroi del 1976, Eraldo Pecci, che si è schierato al fianco del granata. Così, il croato non ha più potuto contare su una delle armi migliori a sua disposizione, con i gol dalla panchina che spesso avevano permesso di sbloccare le partite e di portare a casa punti pesanti.  Alla Juve mancavano Morata e Dybala, il Toro era addirittura senza quattro attaccanti: due prime punte come Belotti e Zaza, due fantasisti come Praet e Pjaca. Di conseguenza, Brekalo e Sanabria sono stati costretti agli straordinari, e nella ripresa si è percepito il netto calo fisico e mentale di tutta la squadra, fino alla rete decisiva di Locatelli che ha portato i granata a perdere il 20esimo derby sui 25 disputati nell’era Cairo. 

“Vedo cose che non sono normali, dobbiamo assolutamente migliorare la gestione degli infortunati” l’urlo di Juric nel post-partita, con il tecnico che si è imbufalito con lo staff medico del Toro. I tempi di recupero dei vari indisponibili sono ancora incerti, l’obiettivo è avere tutti a disposizione per la ripresa del campionato: in primis Belotti, che ha avuto qualche rallentamento nel percorso riabilitativo, e soprattutto Zaza, fermo addirittura da Ferragosto. Praet e Pjaca si sono fermati per problemi muscolari, qui ci vorrà tanta cautela per evitare pericolose ricadute. Da oggi si torna in campo, Juric riprenderà i lavori senza dodici calciatori convocati in nazionale: ma le attenzioni saranno tutte sui recuperi delle pedine mancanti.


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