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Toro coraggioso vittima delle scelte assurde di Abisso

di M. V.

Per molte ragioni quella di eri non era la giornata del Torino. Eppure la squadra, in assenza di alcune mele, diciamo così, maturate troppo, aveva cominciato benissimo contro la Roma, portandosi subito per tre volte a ridosso della porta del Roma che pareva in grossa difficoltà. Che si potesse andare avanti così per tutta la gara, non è dato saperlo, ma il beneficio del dubbio è un diritto, soprattutto perché Giampaolo l'aveva preparata molto bene. Poi l'assurda scelta dell'arbitro Abisso, al 13' di privare i granata di Singo, espulso per doppia ammonizione a seguito di un secondo fallo involontario e che pareva più uno scontro di gioco che altro. Una scelta che ha bloccato subito le velleità dei granata, poi passati in svantaggio per un rimbalzo sfavorevole in area, e colpiti a fine primo tempo da un calcio di rigore su cui ci sarebbe molto da discutere.

Eppure il Toro si è mantenuto in partita, colpendo anche una traversa con una splendida conclusione da fuori di Edera, non perdendosi neppure dopo la terza rete subita ma rientrando prontamente nel match con la puntonata intelligente del Gallo Belotti, giunto al suo nono centro in campionato (ad una sola lunghezza dai leader dei bomber). I granata hanno poi insistito, creando i presupposti per accorciarla ulteriormente prima con una girata di Bonazzoli uscita di un soffio e poi con un colpo di testa di Bremer. Insomma, Abisso ha rovinato una partita che dalle premesse poteva raccontare una storia totalmente differente, ma anche se il Toro è uscito sconfitto da questa gara, se l'aver escluso dai titolari i calciatori che non sembrano voler proseguire con questa maglia ha portato tali benefici, sulla salvezza di questo Torino si possono aprire nuovi scenari, anche perché la distanza da recuperare non è eccessiva e siamo ancora alla dodicesima giornata. C'è ancora speranza.


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