Toro, dieci partite in due mesi. La squadra deve ritrovare brillantezza
Dieci partire da qui alla pausa natalizia con una sola interruzione a metà novembre, ancora una volta per le nazionali. Come a dire che il Toro, che pure volente o nolente si è tolto l'impegno dell'Europa League di mezzo, è pronto per un ciclo importante, che determinerà in maniera chiara tutto il resto della stagione.
Se è vero che spesso la squadra di Mazzarri escono in Primavera, e la passata stagione è la dimostrazione lampante, lo è altrettanto il fatto che il Tor dovrà arrivarci con una condizione fisica, mentale e di classifica simile a quella di qualche mese fa. A ridosso delle big per continuare a coltivare il suo sogno europeo. Non semplice, anche se il livello medio della Serie A non ha dimostrato di essersi particolarmente alzato. Ma intanto nelle ultime uscite Belotti e compagni hanno dimostrato come, dopo essere partiti prima di tutti, adesso stiano cominciando ad accusare fatica.
Se è vero che Mazzarri ne ha ruotati praticamente venti, lo è altrettanto il fatto che titolari giocano quasi sempre gli stessi, specie in certe zone del campo-. Logico immaginare che in questi giorni, almeno per chi è rimasto a Torino, ci sia un lavoro di 'scarico' per tornare ad essere brillanti e sul pezzo. la prima prova a Udine. Perché da lì comincia un ciclo importante, forse decisivo,