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Toro, è stato bello...

di Diego Fornero

Termina con un netto 5-1 contro il Genoa il sogno europeo del Toro, nel modo più duro ma - tutto sommato - prevedibile. In troppo pochi a tirare la carretta, alternative di basso livello a disposizione di Giampiero Ventura e titolari "cotti" dopo una stagione lunga e impegnativa, con tanti alti e pochi, pochissimi, bassi. I

l campionato del Toro - in fondo - si è concluso nel derby: quello atteso 20 anni e vinto nel modo più dolce. Lì sono volate via le energie residue, lì si è segnato un giro di boa ed è arrivato un calo di tensione pressoché inevitabile: è stato bello, ma ora si volta pagina.

La nostra personale speranza è che l'assenza di Europa, per il 2015/2016, non significhi smobilitazione... Ora sta alla Societá dimostrare che non sarà così. Perché le ambizioni internazionali e la presenza della maglia granata tra le protagoniste assolute in Serie A, e forse non solo, diventi la regola e non l'eccezione. Perché - in fondo - la lotta per le posizioni più nobili della classifica sia un punto di partenza, e non uno di arrivo.

Si spengono le luci a Marassi, non si spegne la luce sul Toro. Quello del San Mamès, quello del derby, ma anche quello di Empoli e quello di Genova. Perché il calcio, come l'amore, è un po' così... Alti e bassi, ma un sentimento che non cambia.

Diego Fornero


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