.

Toro, formazione per Cagliari quasi decisa. I temi della gara

di Claudio Colla

Sei reti segnate e altrettante subite nelle quattro gare della gestione Nicola finora disputate. E un livello d'equilibro generale, ben simboleggiato dai quattro pareggi su quattro, che induce però ad auspicare che proprio a Cagliari si trovi la chiave per osare senza, al tempo stesso, concedere troppo. D'altra parte, lo si è detto in tutte le salse, non è pareggiando sempre che ci si salva.

Nel frattempo, per gli isolani, la miseria di un punto nelle ultime nove partite, con una sola rete segnata nelle ultime sei. La qualità sopraffina a centrocampo, alimentata dai piedi educati di elementi come Nainggolan, Nandez, Marin, è rimasta per lo più imbrigliata nelle maglie del contenimento avversario, limitando così i rifornimenti a Joao Pedro e Simeone. Proprio questo è uno dei temi principali della gara: puntare sulla muscolarità della mediana granata, sulla cui linea saranno confermati, con ogni probabilità, Rincòn, Mandragora, e Lukic, per arginare la manovra rossoblù, sulla carta decisamente più raffinata e dal tasso tecnico significativamente più elevato. Aggredendo e puntando sulle ripartenze, con Belotti, Singo, e lo stesso Lukic, come uomini chiave in tal senso.

Probabile staffetta Zaza-Bonazzoli sul fronte offensivo (a meno che una situazione di svantaggio non induca Nicola a puntare, a gara in corso, su un tridente), con Linetty, Verdi, Gojak e Baselli ulteriori armi dalla panchina. Per quanto riguarda il terzetto difensivo, tutto porta a pensare che le casacche da titolare verranno affidate ancora a Izzo, Nkoulou, e Bremer, con Buongiorno primo rincalzo utile. Molto importanti, in tal senso, i movimenti in verticale e in diagonale dei mediani, i succitati Rincòn e Mandragora, a raddoppiare su Nainggolan e Joao Pedro. Attenzione alla fascia destra cagliaritana: Zappa ha le qualità e il dinamismo per mandare in crisi Ansaldi, non l'elemento difensivamente più efficace, e saranno fondamentali i movimenti senza palla per non lasciare troppi spazi all'esterno destro rossoblù, sul quale sono vigili, come d'altra parte sul granata Singo, gli occhi delle big. Arduo che Nicola rinunci all'argentino, elemento troppo importante in fase offensiva, ma non è altresì da escludere un avvicendamento in corso d'opera, specie se le cose si mettessero bene per il Toro, con spazio a uno tra Murru, Rodriguez, e lo stesso, versatile, Buongiorno.