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Toro, formazioni e modulo diverso ma la stessa fragilità mentale

di Federico Danesi

Quattro parite e altrettante formazioni diverse per Moreno Longo che stante a trovare la quadratura in questo Toro anche perché non ha la bacchetta magica. Cambiano i moduli, cambiano anche gli uomini, ma quella che che rimane una costante è la fragilità mentale del gruppo. Anche quando va in vantaggio, come contro Parma e Udinese, comunque gestisce a fatica il risultato (e lo dimostrano le super parate di Sirigu contro i friulani).  Se invece va sotto, come a Cagliari, cala il sipario. E allora, meglio che arrivino la Lazio e il derby in stretta successione, giusto per non avere alibi. I punti sono buoni contro tutte, non esiste una scala di nobiltà, e questo Toro una volta per tutte deve dimostrare di essere cresciuto.


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