Toro: il mese di marzo sarà determinante
Marzo pazzerello, esce il sole e prendi l'ombrello. Il detto è da secoli recitato appena si entra nel mese della primavera, il mese che oltre a ricordare uccellini che cinguettano e fiori che sbocciano, deve ricordare al Toro cosa vuol dire essere vincenti. Le due vittorie consecutive vogliono dire 6 punti tondi tondi, 6 punti che non arrivavano dal 23 ottobre, con la vittoria prima ad Ascoli, poi all'Olimpico contro la Reggina. Ora si aspettano conferme delle prossime due 2 partite, tutte lontane dal suolo casalingo. Contro l'Ancona all'andata si era pareggiato, contro il Modena invece, si era addirittura perso. Tutto va comunque messo nel calderone in ebollizione di Colantuono, che ha deciso, insieme alla società, di continuare con il silenzio stampa per la seconda settimana consecutiva, forse e quasi per certo, per scaramanzia.
Troppo spesso però, arrivati a dover dare la giusta svolta alla stagione, il torello ha fatto marcia indietro ed è tornato al punto di partenza, come nel Gioco dell'Oca. I dadi nelle mani del mister romano ora devono dare un punteggio pieno ed aiutare così ad allungare il distacco dalle altre pedine: tutte vogliono arrivare al traguardo. La positività e la continuità che tutti si sperano possa prima o poi posarsi definitivamente sulle spalle dell'11 granata, magari cadrà dal cielo insieme alla neve degli ultimi giorni.
La tranquillità e la responsabilità dovranno dare il cambio all'ansia da prestazione e all'eccessivo rilassamento che ha caraterizzato gli ultimi finali di gara, prima del Colantuono bis. Non importa vincere bene con 5 gol di scarto. Quello che conta è vincere.