Toro, in mezzo alle mille rivoluzioni c'è una classifica che piange
di Federico Danesi
In mezzo all'arrivo di Davide Vagnati, atteso come taumaturgo di un Toro in caduta libera, ai possibili rinnovi delle bandiere, alle (in)certezze sul futuro di Belotti e Sirigu, ad una panchina che è sempre meno di Longo, il rischio è quello di perdere di vista l'unica cosa che conta. Alla ripartenza il Toro comincerà due soli punti sopra il Lecce che è la terza virtualmente retrocessa. E con 12 giornate ancora da giocare può davvero succedere di tutto, specie se i granata non sapranno sfruttare un calendario che almeno all'inizio non è impossibile e regala diversi impegni in casa. Se i giocatori sapranno isolarsi dal mondo come hanno fatto in quarantena, tanto di guadagnato.
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Venerdì 13 dicembre
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