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Toro, la prima volta di Petrachi. A Roma è una scommessa vinta

di Federico Danesi

Due partite per chiudere il grione d'andata, due amarcord. L'ultima sarà con il Bologna di Sinisa Mihajlovic che tornerà a Torino per prendersi tutto il calore della sua gente dopo la malattia. Ma prima c'è Gianluca Petrachi e non sarà un incrocio banale. In estate e anche adesso, parte del mercato Toro è passato pure da lui e dalle sue scelte, nonostante alla fine abbia deciso di andare alla Roma alla quale si era già promesso in primavera.

L'addio è stato traumatico, il presente è di sopportazione. Eppure i risultati, del Toro come della Roma, sono sotto gli occhi di tutti e la luova proprietà sembra orientata a confermnare il direttoree sportivo voluto dalla gestione Pallotta. In giallorosso come qui ha fatto quello chr gli si chiedeva, un mercato comn pochi soldi (ma sempre più di quanto stanziava Cairo), valorizzaziokne della rosa e qualche scommessa.

Come Smalling, arrivato a Roma tra l'indifferenza generale, anche perché uno dei candidati più seri prima di lui era Nkoulou. Oggi è un giocatore rinato, certo grazie a Fonseca ma anche a petrachoi che ha avallato l'operazione. Qui ha lasciato estimatori e detrattori, ma i risultati almeno per ora parlano chiaramente a suo favore.


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