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Toro-Milan, al lavoro su due piste. Anzi, almeno tre

di Claudio Colla

Magari non per i risultati di squadra ottenuti, ma il breve passaggio di Marco Giampaolo sulla panchina del Milan potrebbe finire per lasciare il segno, quasi un anno dopo, dal punto di vista del mercato in uscita. Sono infatti numerose le attuali seconde e terze linee rossonere che potrebbero seguire il tecnico giuliese nella sua nuova avventura al Toro. Due tra tutti, il laterale sinistro Ricardo Rodriguez, e il jolly di centrocampo Rade Krunic.

Il primo, reduce dal mancato riscatto da parte del PSV Eindhoven, sembra diventare meno costoso di minuto in minuto: trattativa partita da una base di 6 milioni di euro per il cartellino, la chiusura si starebbe avvicinando per poco più della metà. Ancora da limare l'attuale ingaggio annuo, pari a due milioni e 200mila euro, il costo vantaggioso del trasferimento potrebbe indurre Cairo e Vagnati ad alzare il salary cap di squadra, per quanto tale soluzione rischierebbe di scatenare un pericoloso effetto domino. In salita, invece, la strada verso l'ex-Empoli: Stefano Pioli ne apprezza la duttilità, e vorrebbe valutarlo lungo la preparazione atletica, prima di dare l'ok a una cessione. Limpide le eventuali condizioni di vendita: otto milioni di euro per il cartellino, medesima cifra d'acquisto di un anno fa. Se si chiudesse prima per Linetty, con la Samp, il ventiseienne bosniaco potrebbe passare, per il Toro, da obiettivo primario a "si vedrà più avanti".

Ma non sono soltanto due i nomi in ballo, tra granata e rossoneri. Si riparla infatti di Lucas Biglia: possibile alternativa per la posizione di regista di centrocampo, in grado di innalzare il livello qualitativo e di palleggio, il trentaquattrenne argentino è ancora sotto contratto col Milan fino al 31 agosto. La sua prospettiva è quella di un trasferimento a parametro zero, ma gli intensi contatti tra le due società potrebbero facilitare il Toro, ove Vagnati e Giampaolo decidessero di puntare sulla sua grande esperienza, pur sapendo di potervi contare per 25-30 gare stagionali, nella migliore delle ipotesi. Lascia perplessi l'ingaggio, pari a un ora irrealistico salario annuo di tre milioni e mezzo di euro, cifra che però potrebbe essere spalmata su un triennale.

Non è infine completamente tramontata l'ipotesi legata a Tommaso Pobega. Di ritorno dal prestito al Pordenone, il ventunenne centrocampista triestino, che in neroverde ha mostrato un moderno mix di qualità e gamba, sarebbe tatticamente perfetto per il rombo di mister Giampaolo. Anche per il classe '99, tuttavia, si prospetta una preparazione atletica di profonde valutazioni da parte di Pioli, che deciderà se renderlo parte del progetto tecnico milanista per il 2020/21 o meno. Nella seconda ipotesi, la possibilità di un prestito in uscita - magari con diritto di riscatto - è dietro l'angolo: insieme al Toro, anche Atalanta, Genoa, Samp, e Udinese, sulle tracce del giovane atleta giuliano.


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