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Toro non demolito, Cagliari avvantaggiato dagli episodi e da Nkoulou

di M. V.

Che si sia trattato di una gara tipicamente estiva è fatto concreto e c'era ampiamente da aspettarselo, ma il 4-2 con cui il Cagliari ha superato il Torino è ben più ampio rispetto ai meriti o demeriti delle due squadre. Hanno vinto i sardi, vero, ma a farla da padrone sono state situazioni non esattamente convenzionali. I granata hanno cominciato con il piglio giusto, un gol al volo su corner di un giocatore che segna solo nelle vesti di torero ha spostato gli equilibri spingendo gli uomini di Longo a cercare subito il pareggio aprendosi troppo e subendo il raddoppio in contropiede. Nella ripresa un altro gioiello di Nainggolan ha chiuso la sfida, almeno mentalmente, per i padroni di casa.

Il fato ha voluto che il Toro riuscisse nell'intento prima di riaprirla con Bremer e successivamente di avvicinarsi pericolosamente con il colpo vincente, anche questo al volo e sempre su piazzato, del Gallo Belotti. Da lì era in procinto di nascere una partita nuova, dai risvolti diametralmente opposti e comunque assolutamente imprevedibile, ma a rompere l'incantesimo, con un gesto alquanto banale quanto distruttivo, ci ha pensato Nkoulou regalando un calcio di rigore evitabilissimo, affossando ogni tipo di sogni di gloria. La colpa non è totalmente del camerunese, ma non è purtroppo la prima volta e nel complesso, la sua annata, è ben al di sotto del livello degli scorsi anni.


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