Toro occhio perché non basta Belotti e l’Inter non è solo Lukaku
Fonte: Elena Rossin
La classifica del Torino piange con i 5 punti finora incamerati e quel terzultimo posto condiviso con il Genoa e se anche quella dell’Inter non ride visto l’avvio di stagione stentato, settimi i nerazzurri in coabitazione con il Verona, ci sono comunque 7 punti di differenza il che significa che la squadra di Conte ne ha fatti più del doppio di quella di Giampaolo per cui per i granata fare affidamento sulle difficoltà degli avversari non sarebbe l’atteggiamento giusto. Piuttosto devono concentrarsi su loro stessi per dare il massimo.
E’ scontato dirlo, ma nessuno dei contendenti può permettersi passi falsi domenica pomeriggio. Il Torino può contare su Belotti, che taglierà il traguardo delle 200 partite in granata ed è a 2 gol da quota 100 reti segnate indossando la maglia del Toro, caricato ancor più dalle più che buone performance con la Nazionale, ma il “Gallo” non basta da solo. Lui può anche segnare, ma se il resto dei compagni non farà la partita perfetta vanificherà ogni suo sforzo. In panchina non ci sarà mister Giampaolo, a casa in isolamento a causa del Covid, e mancheranno, oltre al lungodegente Baselli che per fortuna sta per tornare ad essere arruolabile, anche altri due giocatori che sono risultati positivi al virus al rientro dagli impegni con le rispettive nazionali per cui a disposizione ci sarà qualche soluzione in meno. Comunque anche nelle file dell’Inter ci sono defezioni, Brozovic, Kolarov e Padelli, purtroppo anche loro positivi al Covid, mentre Sensi e Pinamonti ancora ieri hanno lavorato a parte a causa dei rispettivi infortuni e Vecino è alle prese anche lui con il recupero dall’operazione al menisco. Però obiettivamente le assenze pesano più sul Torino che sull’Inter state la differenza qualitativa e numerica delle sue rose.
Il Torino non può pensare che i nerazzurri saranno distratti dall’impegno giovedì prossimo in Champions con il Real Madrid o che per sfangarla basterà ingabbiare Lukaku, cosa già di per sé non facile, perché in regia dovrebbe esserci Gagliardini, e se ci fosse turnover e Vidal finisse in panchina ci sarebbe Eriksen o Nainggolan. Sulle fasce Hakimi e Perisic oppure Darmian e Young senza dimenticare Skriniar e D'Ambrosio. E in attacco uno fra Lautaro Martinez e Sanchez completerà il reparto.
Ma neppure il Torino può pensare che tanto una sconfitta con l’Inter ci può stare perché presentarsi sul prato del Meazza con un atteggiamento da perdenti significherebbe sconfitta sicura. Va fatta una partita gagliarda in fase offensiva e al tempo stesso accorta in quella difensiva e chi finora ha deluso le aspettative, su tutti Verdi che deve darsi una scossa e contribuire alla causa granata.