Toro, per ora si corre poco. Ma (forse) si corre bene
Riparte il campionato, e, con esso, le statistiche rilevate dalla Lega Serie A, talvolta rivelatrici di atteggiamenti delle squadre in campo. Per quanto, nel calcio, non tutto sia misurabile numericamente. In ogni caso, alla luce della prima giornata disputata, chiusasi ieri sera con la goleada dell'Inter ai danni del Lecce, uno dei dati più interessanti, in merito all'approccio del Toro, è quello legato alla classifica, sia per squadre, sia per giocatori, relativa ai chilometri percorsi in campo. 99,917 Km il totale di terreno verde calpestato dagli uomini di Mazzarri: terzultimo posto, alle spalle, in questa particolare graduatoria, delle sole Hellas Verona e Napoli. Podio non negativo di per sé, anche considerato che sia gli scaligeri sia i partenopei hanno ottenuto risultati positivi, e che, viceversa, la prima e la terza squadra a consumare maggiormente il terreno verde sono SPAL e Parma, entrambe uscite sconfitte dalle rispettive sfide. A giudicare dalla gara col Sassuolo, dunque, il Toro magari non corre tanto, ma, dedito, almeno per ora, a un attento calcio di posizione, corre bene. Per quanto il 2-1 inflitto ai neroverdi sia ancora troppo poco per rappresentare l'indice in direzione di una tendenza, specie tenendo conto del tracollo di giovedì scorso contro i Wolves.
Tali numeri, d'altra parte, sono perfettamente rispecchiati nella classifica, rispetto ai chilometri percorsi, relativa ai singoli giocatori. L'interista Brozovic, con 12,512 Km, il più intenso macinatore della Serie A, con tante facce nuove nella Top 10 (Majer del Lecce, Ayé e Tonali del Brescia, Castrovilli della Fiorentina, Nandez del Cagliari), e, alle loro spalle, la presenza massiva, scorrendo la graduatoria, di giocatori dell'Udinese (Lasagna, Mandragora, Jajalo), che evidentemente ha battuto il Milan anche per mezzo dell'intensità di gioco, e di nomi appartenenti a compagini in grado di dare vita a gare di estremo dinamismo, come quella tra SPAL (Kurtic, Di Francesco, Missiroli) e Atalanta (De Roon, Pasalic, Djimsiti). Per trovare il primo granata, invece, bisogna scendere fino alla 48esima posizione, occupata da Lorenzo De Silvestri. I principali corridori di casa Sassuolo sono invece Boga (67esimo) e Traoré (71esimo), i due migliori in campo tra gli uomini di De Zerbi, segnale del fatto che i neroverdi, più che puntare sulla posizione, e su pochi e puntuali movimenti, non siano riusciti a dare effettivamente vita all'intensità di gioco necessaria a imporsi. L'hic et nunc, dunque, parla di un Toro, forse in modalità "risparmio energetico", attento più a rompere il gioco altrui che a costruirne una gran quantità di proprio. E, per ora, quanto meno in campionato, è andata bene così.