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Toro, quest'anno il Natale vale oro

di Giulia Borletto

E il Natale con la sua consueta sosta è arrivato anche quest'anno. Non poteva concludersi meglio di così il 2010 del Torino, anno caratterizzato sì da tante delusioni, ma anche da nuovi sogni pronti a prendere quota. La pausa natalizia sul finire del 2009 coincise con la sconfitta sul campo del Vicenza: una delle differenze che fanno ben sperare in un epilogo differente. Ora non si può parlare di stelle cadenti, perchè la notte di metà agosto è abbondantemente passata, ma i desideri in occasione dell'arrivo del nuovo anno si possono comunque esprimere. Nove risultati utili consecutivi è il regalo che tutti i tifosi del Torino avevano chiesto nella letterina a Babbo Natale e nonostante il regalo sia stato scartato con una settimana d'anticipo, la gioia e il luccichio negli occhi lo si è visto comunque. La carta del pacco era a forti tinte granata ed è di buon augurio perchè il 2011 sia l'anno della giusta consacrazione e del ritorno ai vertici.

L'anno solare in dirittura d'arrivo non è stato dei migliori certo, ma i presupposti per arrivare in alto ci sono davvero. Recriminare abbiamo sempre detto che non serve a niente, ma classifica alla mano viene spontaneo pensare che quel -10 dalla capolista poteva essere decisamente ridimensionato se solo non si fosse sbagliato qua e là. Alla mente viene subito la sconfitta in extremis contro l'Atalanta (sconfitta comunque immeritata), così come il pareggio del Siena insieme all'operato arbitrale da rivedere. Ma ancora di più se si pensa alle prime due giornate totalmente storte che portano il nome di Varese e Cittadella: sei punti mangiati così, perchè il campionato era cominciato forse troppo presto. Fermarsi ora che la quinta era stata ingranata sull'autostrada della B è un peccato, ma ricaricare le batterie con il sorriso sulle labbra, ora vale più di un barile di senza piombo..vale oro.


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