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Toro, Storia di Presidenti: Francesco Cimminelli e il fallimento

di M. V.

La storia di Francesco Cimminelli è intrisa di mistero, e coincide con la fine del vecchio Toro. In realtà, Cimminelli, che arriverà con grandi propositi e illudendo l'ambiente, non ricoprirà mai la carica di presidente, svolta prima da Giuseppe Aghemo e poi da Attilio Romero, ma solo a titolo di facciata. Col tempo si scoprirà che a spingerlo ad acquistare il Torino fu l'Amministratore Delegato della Fiat Paolo Cantarella, dal momento che la Ergom, società di Cimminelli, faceva parte dell'indotto della nota casa automobilistica piemontese, poi inglobata dalla stessa Fiat, facendo nascere alcuni sospetti sulla natura dei suoi intenti. Il Toro veniva da gestioni disastrose, i primi acquisti ultra milionari sul mercato fanno ben sperare, i granata ritornano subito in Serie A con Giancarlo Camolese al timone, che aveva sostituito già dalla nona giornata la gestione fallimentare di Luigi Simoni, centrando anche il ritorno in Europa (con l'Intertoto) la stagione successiva. Tuttavia, clamorosi abbagli di mercato porteranno ad un bruttissimo ultimo posto e ad un successivo disastro tra i cadetti, il peggiore della storia del Torino. Nell'ultimo anno, un mercato intelligente riporterà i granata al vertice del campionato, conquistando la promozione ai play off, ma sarà solo una situazione illusoria, ben presto emergerà il buco economico che condurrà alla fine del Toro come lo conoscevamo.

Lavoro: Imprenditore nell'industria metalmeccanica.

In carica dal: 2000.

Chi ha sostituito: Massimo Vidulich.

Cosa ha vinto: niente.

Quando è andato via: 2005.

Da chi è stato sostituito: dopo il fallimento, Pierluigi Marengo.