Toro, tornano i problemi in attacco. Ma di chi è la colpa principale?
La squadra granata torna a manifestare i problemi in attacco, non in linea generale nei suoi attaccanti, ma nella fase offensiva, perché i gol sono troppo pochi e oltretutto, con squadre chiuse, è ormai palese la difficoltà non solo di segnare, ma persino di costruire occasioni valide a tal scopo. Contro l'Udinese il pareggio è giunto per puro caso, un cross sbagliato che ha ingannato il portiere avversario, la sensazione è che senza tale situazione sarebbe arrivata una sconfitta. A prescindere da quanto piace dichiarare al tecnico Ivan Juric sul continuo dominio in queste partite, la realtà dei fatti è un po' diversa. Il Toro macina gioco, tiene sotto gli avversari ma dalla trequarti campo in avanti mancano idee e qualità. Sicuramente manca la possibilità di provare da lontano (fattore lo scorso anno compensato dalla presenza di Miranchuk), e il cross in mezzo è valido solo per una fascia e non sempre (solo in presenza di Bellanova). Anche lo sfondamento dalle fasce latita, perché in assenza dello stesso Bellanova, nessuno è in grado di puntare l'uomo entrando in area spesso e volentieri, in presenza di marcatura, il pallone viene passato all'indietro. Anzi è sempre più portato a partire da posizione laterale anche Duvan Zapata, probabilmente per sopperire a tale difetto, di fatto però escludendosi dal ricevere il pallone in mezzo. Rimane il solo Sanabria, che quest'anno sta subendo un calo preoccupante, non solo in zona gol, nel quale però manifesta un preoccupante crollo di rendimento, con soli due gol segnati uno dei quali, inutile, su calcio di rigore. Se il mercato non può fornire soluzioni, allora Juric deve inventarsi qualcosa.