Totti e non solo lui metteranno alla prova Ogbonna e compagni
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Non è impresa facile per nessuno dover affrontare Francesco Totti che con i 227 gol realizzati finora è il secondo marcatore italiano della serie A di tutti i tempi, dopo Silvio Piola che lo distanzia di quarantasette reti, ma che è nel mirino del capitano giallorosso che è ben lontano dal sentire il peso di trent’anni di gioco del calcio, infatti iniziò all’età di sette anni nel 1983 a praticare questo sport nella Fortitudo. Totti non è solo un giocatore che con estrema facilità realizza gol e i numeri (segnalati sul suo sito ufficiale) parlano chiaro e non danno adito a dubbi: 56054 minuti giocati; 2522 tiri tentati di cui 1004 nello specchio della porta; 7134 giocate utili; 2150 dribbling; 1026 colpi di tacco; 1421 rifiniture; 153 assist vincenti. Quindi non è solo un calciatore che fa gol, ma anche un assist-man e un ispiratore di gioco avendo una tecnica di livello molto elevato che gli permette assoluto controllo della palla, precisione nel passaggio e un tiro potente il tutto unito alla visione del gioco.
Per Ogbonna e compagni la partita di domenica pomeriggio con la Roma sarà molto impegnativa, anche perché oltre a dover tener costantemente sotto controllo Totti dovranno occuparsi dei vari Lamela, Destro o Osvaldo se giocherà, Marquinho, Florenzi, Pjanic. Che Totti possa concedersi un turno di riposo in vista della partita di ritorno della semifinale di Coppa Italia con l’Inter di mercoledì prossimo è abbastanza improbabile perché vuole arrivare a raggiungere e superare Silvio Piola per diventare il marcatore numero uno italiano, quindi almeno una parte della partita la giocherà. Il Torino deve anche invertire la rotta che l’ha visto nell’ultimo periodo incassare molti gol, ben quindici nelle ultime sei partite, troppi per una squadra che fino a poco tempo fa aveva una delle difese meno battute del campionato, questo vuol dire che si è incrinato qualche cosa negli equilibri di gioco e non basta pensare che sia dovuto al fatto che si va verso la fine del campionato e che i giocatori sono più stanchi o che è iniziata la primavera e fa più caldo, poiché questo vale anche per tutte le altre squadre.
Il Torino affronterà la Roma con gli uomini contati a centrocampo perché Brighi è ancora alle prese con il recupero dall’infortunio e Basha deve scontare un turno di squalifica, perciò tutto il peso della mediana ricadrà sulle spalle di Gazzi e Vives con il solo Bakic pronto a subentrare in caso di necessità, di conseguenza a dare manforte in mezzo al campo toccherà a Cerci e Santana che dovranno sacrificarsi più del solito in fase di copertura e quindi potranno spingere un po’ meno in attacco. Questo comporterà inevitabilmente che sarà ancora più delicato scegliere chi formerà la coppia d’attacco in modo che la squadra tenga sotto pressione la difesa giallorossa che alle volte qualche distrazione di troppo se la concede. Barreto dovrebbe essere il candidato numero uno al posto di titolare e al suo fianco il ballottaggio fra Meggiorini e Bianchi è aperto con Jonathas e Diop che scalpitano per ritagliarsi spazio. Anche in difesa un minimo di dubbio c’è su chi affiancherà Ogbonna e Glik perché uno fra Darmian, D’Ambrosio e Masiello dovrà sedere in panchina, all’andata ad andare in campo furono Darmian e D’Ambrosio bisognerà vedere se Ventura preferirà puntare più su chi difende o se vorrà almeno un terzino che sfrutti gli spazi che concederà la Roma spingendo in avanti.