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Tre amichevoli in Francia e fra dodici giorni il debutto in Coppa Italia: c’è da capire quanto vale il Torino in attesa di altri rinforzi dal mercato

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Il Torino a Pinzolo

Quanto vale il Torino? E’ la domanda che si fanno tutti. Una prima risposta, forse, potrà arrivare dalle tre amichevoli che i granata disputeranno in Francia prima del debutto in Coppa Italia che avverrà domenica 11 agosto alle ore 21,15 al Grande Torino Olimpico contro il Cosenza, che disputerà il campionato di Serie B. Finora il Torino non ha convinto, infatti in ritiro a Pinzolo nelle due amichevoli che ha giocato la formazione, che al momento è quella titolare, non ha dato prova di aver recepito i concetti del gioco che vuole Vanoli. Certo il passare da giocare uomo su uomo, come era stato fatto per tre anni con Juric, a giocare a reparto, come vuole Vanoli, comporta grandi cambiamenti soprattutto nei movimenti da effettuare, nelle scalate, negli inserimenti e nei tempi di gioco. Non è facile adeguarsi, però le innumerevoli spiegazioni che continuamente dà Vanoli e il provare e riprovare passando dalla teoria alla pratica avrebbero dovuto produrre maggiori certezze che non si sono ancora viste.

Con la Virtus Verona*, che milita in Serie C, il Torino ha vinto, ma era andato sotto di un gol, firmato da Ojeh, e poi solo nella ripresa con l’ingresso in campo delle seconde linee era riuscito a ribaltare la situazione grazie alle reti di Karamoh e Njie. Con la Cremonese**, compagine di Serie B, invece ha perso e anche in questo caso i granata sono andati in svantaggio, gol di Vazquez con Coco che ha deviato il tiro, quando, nella prima delle quattro frazioni da 30 minuti, i titolari erano in campo poi nella seconda frazione, sempre con i titolari, il pareggio di Zapata e infine nel terzo tempo, con le riserve in campo, è arrivata la rete di Antov che ha decretato la definitiva sconfitta.
Per quello che si è visto nelle due amichevoli a Pinzolo la difesa, o più in generale la fase difensiva, è decisamente lontana dalla solidità, è stata per due anni la quinta e nel campionato scorso la quarta della Serie A, che ha avuto nei tre anni precedenti. E’ evidente che sia un problema non avere più in rosa giocatori del calibro di Buongiorno e Rodriguez, e con Schuurs out, oggi a Londra farà il consulto con lo specialista per capire se dovrà essere nuovamente operato al legamento del ginocchio o se dovrà proseguire con la riabilitazione e per quanto prima di poter tornare a giocare. L’innesto nel reparto arretrato di Coco non è sufficiente. Il centrocampo è lo stesso dell’anno scorso e già non si era rivelato in grado di garantire con continuità prestazioni positive e adesso in più deve assimilare i concetti del nuovo tecnico. Di sicuro manca un laterale sinistro di comprovata qualità. In attacco l’unica certezza continua ad essere Zapata. E’ arrivato Adams, ma deve inserirsi e poi abituarsi al campionato italiano per cui al momento è solo potenzialmente un rinforzo.

Le amichevoli in Francia. Domani alle 20 quella con l’ Olympique Lyonnais, poi giovedì 1 agosto alle 11 con la rappresentativa locale del Bourgoin-Jallieu e infine il 3 alle 17 con il Metz. Tre appuntamenti, soprattutto il primo e l’ultimo, che dovranno far comprendere a Vanoli a che punto dell’apprendimento del suo gioco è la squadra e quanti e quali progressi ci sono stati rispetto al ritiro a Pinzolo. Avere delle risposte servirà al tecnico per chiedere alla società altri innesti e segnalare i giocatori che non rientrano nel suo progetto tecnico e che quindi vanno ceduti e i giovani che è meglio mandare in prestito affinché si facciano le proverbiali ossa.

Il mercato chiude il 30 agosto, ma non c’è tempo da perdere. Non si possono attendere gli ultimi giorni di trattative per cerare di completare la rosa. Non è questione che Vanoli sia alla sua prima esperienza in Serie A, ma che gli servono i giocatori giusti con i quali lavorare altrimenti lo si manda allo sbaraglio. Non può e non deve essere lui il capro espiatorio. Tocca alla società allestire subito una squadra che qualitativamente non sia inferiore a quella dello scorso anno e, anzi, possibilmente superiore. E allo stato attuale la squadra è inferiore a quella dello scorso campionato, che arrivò al nono posto a pari punti con il Napoli e che tentò di qualificarsi per gli spareggi di Conference League fino all’ultima giornata e poi sperò che la Fiorentina vincesse la Conference per potervi comunque accedere.       

*Torino Virtus Verona
Torino primo tempo (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina (12’ Dellavalle); Dembele, Tameze, Linetty, Horvath, Lazaro; Sanabria, Zapata.
Torino secondo tempo (3-5-2): Popa; Dembele (66' Desole), Dellavalle, Balcot; Bayeye, Dalla Vecchia, Mahari, Perciun, Casali; Karamoh, Njie.
**Torino Cremonese (quattro tempi da 30 minuti)
Torino primo tempo (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Bellanova, Tameze, Ricci, Ilic, Lazaro; Sanabria, Zapata.
Torino secondo tempo (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Dembele, Tameze, Ricci, Horvath, Lazaro; Sanabria, Zapata.
Torino terzo tempo (3-5-2): Popa; Dellavalle, Sazonov, Bianay Balcot; Dembele, Horvath, Linetty, Ilkhan, Njie; Pellegri, Karamoh.
Torino quarto tempo (4-3-3): Paleari; Bayeye, Dellavalle, Sazanov, Bianay Balcot; Dalla Vecchia, Linetty, Ilkhan; Casali, Karamoh, Njie.


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