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Tutti per uno e uno per tutti con l’obiettivo di battere il Verona

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Adesso è quasi ufficiale che potrebbe bastare piazzarsi al sesto posto per essere certi di disputare l’Europa League, perché nella semifinale di Coppa Italia la Fiorentina ha eliminato l’Udinese e quindi se i viola termineranno il campionato in una delle prime cinque posizioni e la stessa cosa faranno Roma o Napoli, questa sera una di loro saprà se contenderà la vittoria della Coppa Italia alla Fiorentina, anche chi arriverà sesto otterrà il biglietto per l’Europa in virtù del fatto che se le due finaliste della Coppa Italia per piazzamento in campionato già possono accedere alla Champions League o all’Europa League allora non sarebbero la quarta e la quinta della serie A a disputare l’Europa League, ma la quinta e la sesta.

 

Oggi il Torino è al settimo posto a pari punti con il Parma, che però deve recuperare la partita con la Roma, che non si è potuta disputare a causa della pioggia che aveva reso impraticabile il terreno di gioco dello stadio Olimpico di Roma. Il quinto e il sesto posto sono occupati da Inter e Verona che hanno trentasei punti, tre in più dei granata e alle spalle a contendere il piazzamento utile ci sono Lazio con trentadue, Genoa con trenta e Milan con ventinove. La lotta è serrata e molto lunga poiché mancano alla fine del torneo quindici partite e in palio ci sono quarantacinque punti, però già nel posticipo di lunedì sera il Torino potrebbe aggiungere tre punti alla sua classifica e sottrarne tre alle diretta concorrente Verona, che avrà le stesse motivazioni e il vantaggio di poter distaccare ancora di più i granata. L’occasione è ghiottissima e da non lasciarsi assolutamente sfuggire, soprattutto dopo il passo falso con il Bologna, che se non commesso avrebbe reso ancora più avvincente la gara con i veneti poiché l’eventuale vittoria avrebbe sancito l’allungo sui rivali.

 

Dire se la partita con il Verona sarà quella cruciale per la stagione del Torino o se lo è stata quella passata con il Bologna non è dato saperlo, solo alla fine, quando si tireranno le somme, si potrà valutare qual è stato e se c’è stato un momento determinante per l’esito finale, però indubbiamente lunedì sera saranno importantissimi sia il risultato sia la prestazione. La difesa dovrà fare di tutto per non subire gol, il centrocampo dovrà coordinare la fase difensiva con quella offensiva senza commettere il minimo errore e l’attacco dovrà cogliere anche la più piccola occasione per segnare, a parole può anche sembrare scontato, ma nei fatti sarà tremendamente complicato perché servirà ottima forma fisica, grande lucidità mentale, suprema concentrazione e immensa determinazione. Tutti saranno sotto esame, non perché malignamente li si voglia cogliere in fallo, bensì perché si vuole capire chi è all’altezza del sogno europeo. Da Ventura, che ha l’assoluta responsabilità delle scelte che effettua prima e durante le partite e la condivisione dei programmi e della gestione del calciomercato con la dirigenza, a Immobile passando per Darmian, Vives e Cerci e senza escludere nessuno - poco importa che sia titolare o riserva perché per cimentarsi a livello internazionale anche chi non scende in campo dal primo minuto deve essere in grado, quando mandato nella mischia, di fare bene e non solo di sostituire alla meno peggio il compagno – tutto il Torino a Verona si giocherà una parte del futuro, questo è il calcio bellezza.


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