Un briciolo di umiltà
Le grandi squadre spesso vincono, non solo perchè più forti, più unite, che magari si divertono anche, ma perchè non sono presuntuosi. Si ha l'impressione che il Torino, che grande ancora non è, non abbia queste caratteristiche, fondamentali per salvarsi. Dire tanto ci sono ancora molte partite davanti è pericoloso, perchè non si prende mai troppo sul serio la situazione. Parlando di umiltà vengono fuori i difetti dei due allenatori granata che si sono succeduti quest'anno sulla panchina granata, De Biasi e Novellino. I quali hanno spesso cercato alibi e mai fatto mea culpa, non si è mai sentito dire da De Biasi prima e Novellino ora, ammettere di aver sbagliato un cambio, l'impostazione di una partita o una posizione sbagliata.
Pochi hanno l'onestà di Prandelli che, oltre a dire che la Fiorentina non meritava di vincere contro la Lazio, ha anche ammesso che mettere Montolivo trequartista non è stata una scelta che ha pagato. De Biasi e Novellino non hanno mai ammesso errori. La colpa è dei giornali che remano contro, degli arbitri che hanno tolto sei, sette punti, degli infortunati e così via. Non è il modo giusto di agire, perchè vuol dire che nessuno, nel Toro, sa prendersi le proprie responsabilità. Facile dire gli arbitri ci hanno tartassati, vero, ma quel "forse siamo poco simpatici", detto da Cairo può avere un fondo di verità. Prima di protestare occorre far vedere anche qualcosa di buono in campo, altrimenti si rischia di non essere credibili.
Una nota su Mister X, il pensiero che la sua identità venga svelata a cavallo della trasferta di Roma, contro la Lazio, fa venire qualche dubbio, pensando all'ombra di Giovannone e dei suoi reali investitori che erano, guarda caso, proprio Lotito con Mezzaroma. Si è parlato di abiti, acque minerali, Giribaldi figlio, Margherita Agnelli, qualche ipotetico nome nel settore immobiliare, ma considerando che, ancora adesso, i Lodisti non hanno accettato che Cairo abbia portato via loro ciò che hanno salvato, unita alla data strategica data di metà febbraio, va venire in mente strani scenari.