Un Toro brutto e poco cinico supera il primo ostacolo stagionale ai rigori
Chi ben comincia è già a metà dell'opra, si dice spesso. Una regola però che non vale per questo Toro, presentatosi questa sera in campo contro la Cremonese nei trentaduesimi di finale già scarico ed a tratti tecnicamente pure inferiore agli avversari. Una situazione che preoccupa, anche perché il Toro per avere la meglio di questa formazione cadetta ci ha impiegato due tempi, più i supplementari, più infine i calci di rigore, potendo addirittura contare sull'uomo in più praticamente dall'ora di gioco in avanti. Vero che nel finale di ripresa e all'extratime il portiere Carnesecchi si è meritato il titolo di migliore in campo (parando pure il calcio di rigore da ko a cinque dalla lotteria dei penalty), ma per il Toro è davvero troppo poco, anche perché a brevissimo arriveranno i primi impegni decisamente più probanti ed in cui servirà qualcosa di maggiormente apprezzabile, o saranno di nuovo guai. A voler essere ottimisti, comunque, per Milinkovic-Savic arriva un clean sheet, ma siamo già nel campo della disperazione per trovare un qualcosa di positivo questa sera.