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Un Toro ingenuo getta alle ortiche la vittoria e la Lazio ne approfitta

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Finale beffa per il Torino che subisce la rete del pareggio di Candreva a pochi istanti dalla fine del quarto minuto di recupero, però la difesa granata non è esente da colpe perché non è riuscita a mettere in fuorigioco Candreva e così un tentativo di tiro in porta di Felipe Anderson, che sarebbe invece terminato oltre il primo palo, si è trasformato in un assist perfetto per il compagno di squadra che smarcato ha trafitto Padelli. Lazio e Torino così si trovano a quarantanove punti, ma vengono sorpassate dal Milan che ha battuto tre a zero il Livorno e non approfittano della sconfitta del Parma ad opera dell’Inter, che si assesta sempre più al quinto posto, il Verona poi ha raggiunto granata e biancocelesti poiché ha vinto con l’Atalanta. L’Europa League a quattro giornate dalla fine è quindi un po’ più distante, anche se non ancora del tutto perduta, ma il Milan alla quinta vittoria consecutiva diventa un pretendente più agguerrito e il Torino come la Lazio e il Verona devono sperare che la Roma, l’Inter, l’Atalanta o il Sassuolo fermino la cavalcata dei rossoneri, per i granata c’è ancora un’ottima opportunità da sfruttare alla penultima giornata che li vedrà opposti al Parma a patto che con Udinese e Chievo non commettano passi falsi e vincano.

 

Tornando alla partita, nel primo tempo Lazio e Torino non hanno creato tante emozioni poiché non hanno prodotto un gioco particolarmente redditizio, però la squadra di Reja è riuscita a passare in vantaggio con Mauri sfruttando alla perfezione una punizione al 42’: Biglia s’incarica del tiro e serve sull’out opposto Novaretti che di testa fa da sponda e imbecca al centro dell’area Mauri che con tempismo perfetto s’inserisce e, anche lui con un colpo d testa, indirizza la palla in rete. Schema eseguito alla perfezione. In precedenza c’erano state due sole occasioni, una per parte, che avrebbero potuto sbloccare il risultato, ma che non sono andate a buon fine. Al 36’ fallo di Radu su Meggiorini e punizione calciata da Bovo con il pallone che colpisce in pieno la traversa e schizza sul fondo. Al 40’ tiro di sinistro dalla distanza di Radu e Padelli con la mano prolunga la traiettoria ed evita il gol. Altre occasioni non ce ne sono state nel primo tempo perché le due squadre non hanno attaccato con sufficiente convinzione, quasi frenate dal timore che l’avversario potesse rendersi pericoloso nel momento in cui fosse riuscito a recuperare palla e avesse dato il la alla ripartenza. Darmian e Kurtic s’inserivano discretamente bene creando difficoltà alla Lazio e limitando la spinta offensiva di Cavanda e Lulic, però Immobile e Meggiorini agivano un po’ troppo vicini finendo per favorire i difensori centrali biancocelesti, soprattutto Biava e Novaretti erano molto attenti a impedire a Immobile di rendersi pericoloso. Candreva e Keita con la rapidità propria mettevano a loro volta un po’ in difficoltà la retroguardia granata e in particolare Maksimovic se in suo supporto non accorreva un compagno. Cavanda era poco incisivo e dava anche l’impressione di non essere abbastanza concentrato nel ruolo di esterno, infatti poi Reja dalla mezz’ora l’ha arretrato sulla linea dei difensori passando dal 3-4-3 al solito 4-3-3 creando beneficio alla sua squadra che sul finire del tempo passava in vantaggio. Il Torino manteneva il ritmo di gioco particolarmente basso e attendeva che fosse la Lazio a pressare per sfruttare le eventuali ripartenze, ma senza Cerci, in tribuna a scontare un turno di squalifica, la fascia destra granata risultava non particolarmente propositiva e Immobile pativa l’assenza di Alessio.

 

Nella ripresa la Lazio tornava in campo schierandosi di nuovo con la difesa a tre e il Torino godeva quindi di maggiori spazi, anche perché i biancocelesti arretravano un po’ troppo il baricentro per difendere il vantaggio lasciando agli avversari più possibilità di manovra. Questo ha portato il pareggio di Kurtic, al suo primo gol in granata, al 52’: Meggiorini pur contrastato da due avversari riesce a servire al centro dell’area Kurtic con un rasoterra e lo sloveno lasciato solo soletto a due passi dalla porta trafigge Berisha. Ristabilito il pareggio la partita è proseguita con la Lazio che continuava a manifestare difficoltà con la difesa a tre, tanto che Radu ha chiesto al suo allenatore se non si potesse passare a quella a quattro, poi al 60’ Padelli ha ecceduto nella prudenza intervenendo su Keita per portargli via la palla, che stava però per varcare la linea di fondo, finendo per toccare il giocatore di origine senegalese e facendosi fischiare il fallo e il conseguente rigore contro che Candreva ha realizzato con un irriverente cucchiaio. Così per la seconda volta la Lazio è passata in vantaggio, poi Ventura ha deciso di togliere Kurtic (66’) e di mandare in campo Tachtsidis, mossa azzeccatissima perché dopo un minuto il greco, lasciato colpevolissimamente smarcato dai difensori della Lazio, riportava in parità il Torino raccogliendo l’invito da calcio d’angolo di El Kaddouri e spedendo la palla in rete con un tiro di piatto con il piede sinistro. Tachtsidis, anche lui oggi al suo primo gol in granata, forse più che vice Vives risulta più efficace quando è in coppia con il compagno originario di Afragola, infatti i due in tandem riescono a dividersi meglio i compiti in mezzo al campo e Tachtsidis può agire in posizione più avanzata traendone benefici rispetto a quando deve limitare il suo raggio d’azione e svolgere compiti più prettamente di frangiflutti davanti alla difesa. Reja voleva vincere la partita e così cambiava ancora modulo passando al 3-5-2 togliendo contemporaneamente Cavanda e Mauri e inserendo Postiga e Anderson. Al 78’ però l’espulsione di Novaretti per un fallo su Darmian cambiava gli equilibri in campo e di conseguenza il gioco: saltati gli schemi si verificavano continui ribaltamenti di fronte e di fatto si creava un vuoto a centrocampo che trasferiva il gioco a ridosso delle due aree. Ventura intanto mandava in campo Barreto per Meggiorini (80’) e Reja Pereirinha per Keita, mossa questa che ha infastidito i tifosi della Lazio che reagivano con una bordata di fischi, ma che serviva per riportare a quattro la difesa biancoceleste. Il Torino, memore della vittoria acciuffata sul finale con il Genoa, continuava a spingere e a inseguire il gol del vantaggio che puntualmente arrivava all’89 con Ciro Immobile, sempre più solitario capocannoniere con 20 reti. Assist perfetto di Barreto e Ciro con un tiro di destro imprendibile lasciava senza scampo Berisha che provava ad intervenire, ma la velocità con la quale procedeva la palla rendeva vano ogni suo sforzo. Per il Torino poteva essere l’apoteosi, Ventura si cautelava togliendo El Kaddouri e inserendo Gazzi, ma questa mossa non è risultata sufficiente perché non ha impedito la beffa finale: il gol di Candreva per il definitivo tre a tre.

 

Poteva essere una Pasqua meravigliosa per il Toro, peccato. Però di buono c’è che i giocatori che in questo finale di stagione sono maggiormente sotto osservazione in vista dell’eventuale conferma per il prossima stagione hanno tutti dato un contributo positivo in questa gara: El Kaddouri, Kurtic, Tachtsidis e Barreto. Rimane il fatto che il Torino ha gettato alle ortiche due punti negli ultimi trenta secondi della partita rendendo più sogno e meno realtà l’Europa League. Peccato davvero!


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