Un Toro non bello ma concreto restituisce lo sgarbo allo Spezia: è 0-4
Il Torino di Ivan Juric centra l'obiettivo e conquista per la prima volta nella storia in campionato il Picco, con un rotondo 4-0, aiutato da un gioco non bello ma da tanta concretezza e anche dalla fortuna, con il Var che ha tolto potenzialmente due reti ai padroni di casa. Il vantaggio di Singo su azione di calcio d'angolo è fortunato, ma poco prima Miranchuk aveva colpito una traversa clamorosa su cui poi Sanabria non è riuscito, per poco, a ribadire in rete. Al 34' rigore per lo Spezia per un fallo, per la verità molto leggero, di Buongiorno su Nzola, ma il Var lo cancella per un precedente fallo di mano di Gyasi. La ripresa comincia subito con un palo clamoroso di Vojvoda, poi sull'asse Sanabria-Vlasic, palla a centro area per Ricci che insacca il raddoppio. Lo Spezia attacca ma non punge, e il Toro ne approfitta quattro minuti dopo ancora con un pallone d'oro di Vlasic, questa volta per Ilic, che non sbaglia. Quarto gol tolto a Sanabria subito dopo (per un fallo concesso piuttosto generosamente) e la squadra di Semplici trova il modo di accorciare con Nzola all'83', ma pure in questo caso interviene il Var ed annulla tutto. C'è ancora spazio per il quarto gol a fine partite di Karamoh, servito da Sanabria che poteva concludere a rete. Gara complessivamente non giocata benissimo, contro uno Spezia decisamente poco pericoloso, ma quattro gol e due legni clamorosi non cancellano i meriti al Toro, che continua a sognare l'ottavo posto.