Una clausola penale per Belotti valida solo per l’estero ha senso?
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Comunemente si sente parlare di clausola rescissoria inserita nel contratto di un calciatore che servirebbe a blindarlo o quantomeno a rendere l’addio decisamente molto remunerativo per la società che ne detiene il cartellino. Di solito la cifra della cosiddetta clausola rescissoria è superiore al reale valore del giocatore. Per essere precisi la definizione clausola rescissoria non è corretta e si dovrebbe parlare di clausola penale, come prevedono gli articoli 1382-1384 del Codice Civile italiano. Senza addentrarsi nei meandri della giurisprudenza, la clausola è posta per evitare possibili scontri fra la società detentrice del cartellino e il calciatore che vuole andare via prima della data di scadenza del contratto, infatti, l’ammontare della cifra dovrebbe essere pagato dal giocatore, ma questo non avviene perché ad accollarsi l’esborso finanziario è il club che vuole aggiudicarsi le prestazioni sportive del calciatore. Il club interessato al giocatore di solito tratta con la società d’appartenenza per stabilire i modi di pagamento, durata e ammontare delle rate con eventuale inserimento di contropartite tecniche. La trattativa risulta sicuramente molto più semplice perché è già fissata la cifra, quindi in linea di massima si negoziano solo i dettagli.
Fatta questa doverosa premessa, in questi giorni nel mondo Toro, e non solo, tiene banco il prolungamento del contratto di Belotti con appunto l’inserimento di una clausola penale e sembra che la cifra potrà aggirarsi intorno ai 90-100 milioni di euro, visto che il presidente Cairo ha detto che la clausola varrà quella che il Napoli aveva fissato per Higuain, che per la precisione ammontava a 94,7 milioni. Poiché il patron granata non ha specificato la cifra esatta si capirà se intendeva in proporzione oppure se l’ammontare sarà in quell’ordine di grandezza. Però lo stesso Cairo ha parlato di clausola valida per l’estero, ma forse in Italia non ci sono club interessati al “Gallo”? Certo che ce ne sono. Anche se in pochi più d’uno potrebbe avere la disponibilità economica per allettare Belotti e provare a intavolare con il Torino una trattativa. Attualmente il bomber percepisce 800 mila euro di stipendio e il prolungamento potrebbe a raddoppiarlo, ma Juventus, Napoli e Inter, Milan - le due milanesi quando avranno sistemato le vicende societarie con i cinesi - e Roma possono offrire ben più di 1,6 milioni per un attaccante di primo piano, come sta diventando Belotti. Per queste società arrivare a 3 o anche più non è impossibile, soprattutto per la Juventus, ma non solo.
Magari una cifra di 90-100 milioni scoraggia i club esteri che sono più propensi a sborsare questi soldi per giocatori stranieri, soprattutto attaccanti, e non per gli italiani, tanto più che al momento Belotti fuori dai patri confini non è ancora così conosciuto, ma in Italia? Se la clausola vale solo per l’estero non farà né caldo né freddo alle società italiane e se Cairo o Petrachi contattati dicessero che Belotti costa per i club nostrani anche solo 50 milioni basterà a dissuaderli? Magari la prossima estate il giocatore sarà dichiarato incedibile, ma più avanti, soprattutto se continuerà a segnare a ripetizione, non ci saranno assalti sempre più insistenti? Belotti sarà sempre insensibile a qualunque sirena? Basterà ricordare al “Gallo” che chi si è messo in mostra in granata poi quando se n’è andato, a parte arricchirsi, non ha trovato la gloria sperata? Cairo è disposto ad adeguargli lo stipendio ogni fine campionato e può garantirgli di giocare sempre in una squadra competitiva anche a livello internazionale? Il presidente è certo che non si ripeteranno le snervanti trattative accadute per Maksimovic?
La clausola penale può far arricchire il Torino, ma se ben usata e poi c’é il piano del gioco: i soldi nelle casse societarie non sempre corrispondono ai risultati in campo e il Torino finora non ha vinto ancora niente e in Europa League c’è transitato per un solo anno arrivandoci grazie al fallimento del Parma.